Wirtschaft | L'intervista

“La politica abbia il coraggio di decidere”

Il presidente Useb Dado Duzzi spiega perché il progetto aeroportuale di Bolzano è un’occasione che la città farebbe bene a non lasciarsi scappare.

Sull’ampliamento dell’aeroporto di Bolzano - che Innsbruck potrebbe adottare come junior partner - si è discusso largamente durante l’ultima seduta del consiglio direttivo Useb (Unione Settori Economici di Bolzano) alla presenza del direttore generale di Abd Airport Mirko Kopfsguter e, a quanto pare, se ne discuterà ancora a lungo. Una certa riluttanza serpeggia in una parte consistente della comunità – e degli abitanti di Laives in particolare – preoccupata per l’impatto ambientale che un progetto di questa caratura potrebbe avere sul territorio, oltre che per il cospicuo impiego di denaro pubblico investito fino a questo momento. Il ricorso del piccolo comune altoatesino (che non era stato coinvolto nelle fasi del potenziamento dell’aeroscalo), accettato dal Tar, ha temporaneamente congelato l’avanzata delle ruspe, ma la faccenda è tutt’altro che sepolta e la carta referendum sembra essere ancora l'asso nelle maniche dei cittadini.

Per il presidente Useb Dado Duzzi l’aeroporto è indiscutibilmente un’occasione di sviluppo per la città: “Occupandomi non solo di commercio ma anche di turismo so bene che in questo campo condizione necessaria è la raggiungibilità di un territorio. Con i treni risulta tutto più complicato visto che per arrivare nel capoluogo occorre fare nella maggior parte dei casi almeno un cambio e questo, in termini di comodità per gli utenti, non è certo un vantaggio. L’aeroporto serve a ravvivare l’immagine della città sotto molteplici punti di vista: commerciale, professionale, turistico. Dobbiamo essere in grado di far atterrare a Bolzano aeromobili che possano trasportare da 120 a 140 passeggeri al massimo, è fondamentale puntare sulle tratte a lungo raggio, Russia e Ucraina, ad esempio, che hanno a disposizioni ingenti risorse economiche potenzialmente spendibili anche nella nostra regione”.

A voler dirla tutta, poi, i lavori per l’adeguamento dell’area in questione, secondo Duzzi, al contrario di quanto si possa pensare non sarebbero affatto invasivi: si tratterebbe infatti di allungare la pista di 150 metri, più i 100 metri dell’area di sicurezza che tutti gli aeroporti devono avere, 250 metri in tutto. I 21 milioni di euro, del resto, sono già stati stanziati. Una caso di mala informazione, dunque? “E anche capziosa - precisa l’imprenditore -, bisogna illustrare con cura il progetto ai cittadini, e se dovessero accettarlo poi la politica dovrà fare la sua parte. Se si riesce a far questo non occorrerà nemmeno istituire il referendum, che per inciso non può riguardare anche chi non è direttamente coinvolto. Come chi abita nei masi in Alta Val Pusteria, ad esempio. Condivido quello che ha detto Kompatscher e cioè che bisogna azzerare tutto e fare un nuovo piano di lavoro che sia trasparente nelle procedure, cosa che non ha interessato affatto l’amministrazione precedente”.

E se le cose non dovessero andare come previsto? Allora in quel caso subentrerebbe l’aviazione militare “molto più rumorosa rispetto a quella civile”, tiene a sottolineare Duzzi che poi demolisce anche un’altra diffusa convinzione: “L’attività aeroportuale non ‘mangia soldi’ anzi ad oggi è in pari rispetto al bilancio, il problema è che il grosso dei fondi va a finire nelle cosiddette royalties. L’allungamento della pista servirebbe anche ad eliminare questi deficit”.

Si fa sempre fatica ad accettare certi cambiamenti, specie se per ottenerli occorre intervenire modificando la struttura del paesaggio. “Quando hanno deciso di costruire il parcheggio di piazza Walther – spiega il Presidente - c’erano dei sit-in continui dei Verdi contro questo progetto, lei si immaginerebbe oggi la piazza senza quei parcheggi?

È pur vero, tuttavia, che alcuni cittadini temono che dietro al progetto possano esserci solo interessi privati a scapito della collettività. “Certo che ci sono interessi privati, ma i benefici si riversano anche sul resto della comunità. Visto che si parla sempre di qualità del turismo – conclude Duzzi - è bene ricordare che quello congressuale è, per definizione, il più ricco del mondo perché è incline a spendere, ma chiede in cambio una cosa: la velocità di raggiungibilità, non mirare a questo target significa dirottare consistenti possibilità di indotto altrove”.

Bild
Profil für Benutzer Oliver Renzler
Oliver Renzler Sa., 04.10.2014 - 08:50

Duzzi mit den üblichen Sprüchen einer gewissen erblindeten Wirtschaftselite. Hoffnungslos. Aber zu seiner Aussage: Einen Waltherplatz OHNE Parkplätzen darunter kann ich mir hervorragend vorstellen! Genauso wie eine zwei- anstatt vierspurige MeBo, oder ein Bozen ohne Flughafen, unsere öffentlichen Busse MIT Radträgern hinten oben wie in Innsbruck, in der Schweiz oder in amerikanischen Großstädten, im Sommer tagsüber gesperrte Passtraßen, endlich Busvorzugsspuren ins Überetsch, die entgeldlose Nutzung der Autobahn zwischen BZ-Nord und -Süd, einen Baustopp allerorten in Kombination mit einer massiven Anhebung der Steuer auf Zweit-, Dritt- und Ferienwohnungen aller Art, usw. usw. Aber sorry, mi scusi Sig. Duzzi, mi sono dimenticato che non ci deve fregare niente il bene comune. Almeno non quello che non ci riempie le tasche ancora di più.

Sa., 04.10.2014 - 08:50 Permalink
Bild
Profil für Benutzer Willy Pöder
Willy Pöder Fr., 17.10.2014 - 17:52

Nell'articolo di cui sopra Dado Duzzi dice fra altro: "(...) il referendum, che per inciso non può riguardare anche chi non è direttamente coinvolto. Come chi abita nei masi in Alta Pusteria, per esempio".
Ma chi non è direttamente coinvolto fintantoché l'aeroporto può essere mandato avanti soltanto attraverso il prelievo di milioni e milioni dalle casse del fisco?!
Occhio! D'altra parte i contadini dei masi in Alta Pusteria si vedono ridimensionare il loro ospedale con conseguente chiusura del reparto ginecologico perché economicamente insostenibile.
E chi sono coloro che fanno la parola grossa? I Signori e le Signore 'importanti' della capitale di provincia. In questo caso evidentemente si esclude la valenza del DD-Leitmotiv: "(...) non può riguardare chi non è direttamente coinvolto".
La mia posizione: Che sia coinvolto il Bolzanino nella riforma sanitaria, e che sia altrettanto coinvolto il contadino dell'Alta Val Pusteria come al pari dei cittadini di tutte le altre Valli a partecipare ad un eventuale referendum sulla questione aeroportuale.

Fr., 17.10.2014 - 17:52 Permalink