Gesellschaft | Spending Review

Pasdera: "una lotta comune contro i tagli lineari"

Il titolare dello Studio su cui si basa la contestata riforma della sanità altoatesina ha presentato oggi a Bolzano il suo metodo.

"I costi standard? Sono l’unica via per evitare lo spauracchio dei tagli lineari"

È stato questo il messaggio lanciato oggi a Bolzano da Alberto Pasdera, autore dell’omonimo studio su cui si basa la contrastatissima riforma della sanità altoatesina, e da Adriano Lagostena direttore generale degli Ospedali Galliera di Genova nonché direttore del N.I.San. (Network italiano per la condivisione dei costi standard sanitari) di cui fa parte anche l’Ospedale di Bolzano. 

Il dott. Pasdera - che si è materializzato nell’auditorio dell’assessorato alla Sanità di via Gamper dopo essere stato 'evocato' per mesi - è stato anche protagonista di siparietto con il collega Lagostena (per settimane su tutti i giornali il volto di Lagostena è stato spacciato per quello di Pasdera, a causa di una singola foto con errata didascalia presente in internet). 

Dopo la brevissima introduzione dell’assessora Stocker, Pasdera è partito in quarta con la sua relazione inondando di slide e grafici la platea affollata da politici, primari, manager e sindacalisti. Lo scopo del suo intervento è stato chiaro fin dai primi secondi: convincere i presenti del fatto che lo ‘studio’ a lui intestato si basa proprio su quei parametri che, da anni, a livello internazionale consentono alla sanità di andare a scovare le sacche di spreco rispetto al comune problema di una progressiva e inesorabile diminuzione delle risorse economiche a disposizione

Al termine della sua carellata Pasdera ha lasciato il posto al medico/manager genovese Adriano Lagostena che ha cercato di descrivere come un ospedale può intervenire, sulla base dei dati in possesso, per cercare di allocare al meglio le risorse
Lagostena ha insistito su un concetto chiave, e cioè che i tagli lineari hanno un effetto ‘distorsivo’ nel sistema sanitario. E che concorrono in sostanza a sottrarre risorse a chi ne ha effettivamente bisogno, comportando un modo di procedere palesemente ‘non-etico’. 
Spostandosi dal piano sociale a quello dell’innovazione il dottor Lagostena ha quindi affermato che oggi alle nuove esigenze della ricerca scientifica applicata alla sanità non ci si può affidare ai ‘miracoli’. E che invece le risorse non possono che essere reperite attraverso il ‘fundraising interno’. 
Insomma, un ritorno all’inizio del discorso: trovare gli sprechi per liberare le risorse, innescando un circolo virtuoso

Durante la relazione dei medici manager l’assessora Matha Stocker non ha fatto altre che annuire. Le basi tecniche sembrano esserci, anche se forse l’indagine - come ha fatto notare qualche esperto statistico presente in sala - finora hanno privilegiato più lo stato dell’arte dei servizi più che le effettive esigenze da parte della popolazione. 
E il punto, ahinoi, resta proprio questo. Per assessora e manager locali la difficile scommessa resta quella di riuscire a far passare il concetto, anche tra le varie ‘comunità’ di cittadini/utenti presenti nel territorio, che gli interventi annunciati sono negli interessi di tutti. 

Va aggiunto che i risultati dello studio Pasdera applicato alla sanità altoatesina sono poi rimasti, anche oggi, nel cassetto. Facendo ulteriormente imbestialire i medici che ne vorrebbero analizzare i dettagli. Aver visto oggi finalmente il vero volto di Alberto Pasdera a loro non basta. Chissà mai perché. 

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Toni Ladurner Di., 02.12.2014 - 14:32

Zu dumm zum Mitdenken?
Die Ergebnisse der Pasdera-Studie sollen nicht veröffentlicht werden, weil sie für Polemiken missbraucht werden könnten, sagte heute LR Stocker in "RAI Südtirol". Dass man ohne konkrete Daten aber noch viel mehr Demagogie betreiben kann, scheint ihr nicht klar zu sein. Offensichtlich scheint auch im Gesundheitsressort die Meinung vorzuherrschen, dass die normalen Bürger zu dumm zum Mitdenken und Mitentscheiden sind. Statt durch eine gut organisierte, offene Debatte die Leute für Veränderung zu gewinnen, wird die Öffentlichkeit weiterhin nur tröpfchenweise informiert und damit das Misstrauen geschürt.

Di., 02.12.2014 - 14:32 Permalink