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“Decideremo…”

A Bolzano il PD prosegue a piccoli passi nel suo percorso verso le elezioni comunali. Randi e Di Fede: “entro gennaio il programma e in febbraio le primarie”.

Stamani i vertici del PD Liliana Di Fede e Mauro Randi hanno presentato la timeline decisa dal partito per arrivare pronto alle nuove elezioni comunali, in programma a Bolzano nel prossimo mese di maggio
Segretaria e Presidente dell’assemblea a dire la verità hanno solo dato alcune indicazioni di massima sui cosiddetti ‘tavoli di programma’ che sabato prossimo 5 dicembre verranno messi a disposizione dei cittadini in due location della città di Bolzano (mercato di piazza Vittoria e Circolo del partito di via Resia).
Incalzati dai giornalisti i democratici hanno quindi confermato che il loro partito intende ancora prendersi tempo prima di venire a capo delle grandi questioni che da tempo stanno sul tappeto. In particolare per quanto riguarda aeroporto e riqualificazioni urbane promosse sulla scia di proposte da parte di privati Randi e Di Fede hanno confermato che il loro partito alla fine prenderà una decisione unitaria. Ma hanno anche precisato che questo avverrà entro il prossimo mese di gennaio, per consentire quindi nel mese successivo l’individuazione dei candidati delle primarie per la carica di sindaco, che sia segretaria che presidente dell’assemblea danno ormai per scontate. 

Ai giornalisti Randi e Di Fede hanno detto in sostanza di portare pazienza: il loro partito infatti dopo le varie assemblee provinciali (l’ultima ieri, disertata da Tommasini), assemblea partecipata del Rainerum e la Leopoldina, ha infatti “ancora bisogno di tempo per approfondire, capire e spostare i ragionamenti dal piano emotivo a quello oggettivo”.

Alla domanda cruciale (“come farete a trovare ora la sintesi in due mesi dopo che su Benko e su aeroporto non ci siete riusciti in tre anni?”) Randi e Di Fede in sostanza non hanno risposto, rilanciando sulla necessità di proseguire nel percorso di ‘ricostruzione’ della linea del partito, faticosamente messo in moto l’estate scorsa. 

I vertici del Partito Democratico sono rimasti sul vago anche per quanto riguarda le possibili alleanze. 
In realtà sappiamo sia quali sono gli orientamenti maggioritari nel partito sui grandi temi sia che tali posizioni non sono quelle della sinistra” hanno convenuto Randi e Di Fede, dicendosi fiduciosi però dei margini di compromesso che potranno essere individuati, lavorando soprattutto in termini di ‘compensazioni’, soprattutto nella dialettica nei confronti della Provincia parlando del ruolo di Bolzano capoluogo. 

In conclusione Mauro Randi si è detto convinto del fatto che il lavoro che verrà svolto nei prossimi due mesi sul programma per Bolzano di per sé diventerà cruciale anche per la chiusura della legislatura provinciale, che ormai si approssima. 
Il presidente dell’assemblea del PD ha anche detto che il percorso individuato dal partito dovrà essere più coinvolgente possibile dal punto di vista dei cittadini, in una prospettiva che “non vuole confondere il ben-essere con il ben-avere, mettendo in primo piano la dignità delle persone e lo sviluppo sostenibile della città”. 
I nostri valori appartengono al dna del centrosinistra" ha quindi detto Randi, desiderando ribadire una volta in più il desiderio (personale) di riaprire il dialogo con la sinistra.
Una sinistra che però, per ora , resta a leccarsi le ferite dietro ad un muro di gelo. 

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Massimo Mollica Mi., 02.12.2015 - 13:06

Ottimo articolo che sottolinea bene un certo dualismo all'interno del partito. Prima o poi (meglio prima) dovremo parlarci, confrontarci, trattare tema per tema. Così si fa in famiglia. Così dev'essere in un partito. Io, che sono opensource sia nella mia vita che nelle mie idee, sono pro Benko e non considero più un dualismo destra-sinistra, ma solo chi pensa per se stesso e chi pensa a che per gli altri (e appartengo alla seconda categoria).

Mi., 02.12.2015 - 13:06 Permalink