Politik | Bozen 2016

Caramaschi vs. Tagnin

Faccia a faccia fra i candidati sindaco, parte 6: Chiudono Renzo Caramaschi (PD, Sinistra, Con Caramaschi) e Mario Tagnin (Uniti per Bolzano e Lega Nord).

salto.bz: Come si immagina Bolzano fra tre anni?

Renzo Caramaschi: Con più occupazione, conscia delle sue qualità  e con cittadini orgogliosi di essere bolzanini.

Mario Tagnin: Immagino una Bolzano che sappia sottolineare i suoi punti di forza e superare le proprie debolezze. Una Bolzano protagonista, che sia finalmente in grado di assumersi il peso delle sue responsabilità non solo nei confronti della cittadinanza, ma anche di tutta la provincia. Un luogo che non sia solo un'anonima sede amministrativa ma il cuore pulsante dell'intero territorio.


Se si trovasse a cena con il Landeshauptmann, su quali istanze incentrerebbe l'affermazione di Bolzano capoluogo nei confronti della Provincia?

Caramaschi: Ridefinirei i criteri di finanziamento di parte corrente e definirei, in modo vincolante, poche ma essenziali infrastrutture.

Tagnin: Affronterei tre punti. Durante l'antipasto parlerei del potenziamento delle infrastrutture. È necessario trovare un equilibrio tra la raggiungibilità del capoluogo e la sostenibilità da parte dei suoi cittadini. La portata principale deve riguardare il tasto del finanziamento. Non è ammissibile che Bolzano sia equiparata a un qualsiasi altro comune, sia per le sue dimensioni che per la sua portata strategica. Il dolce lo dedicherei alla percezione della nostra città, un luogo che dovrebbe essere apprezzato e sentito come patrimonio anche da chi risiede nelle valli.


Quali iniziative per rendere Bolzano una città più vivibile per le nuove e le vecchie generazioni?

Caramaschi: Più occupazione stabile, più cultura, più sicurezza di rete e relazionale.

Tagnin: La vivibilità passa dalla creazione di spazi curati, fruibili e attraenti. Investirei risorse nella riqualificazione dei parchi cittadini dimenticati e nell'ulteriore valorizzazione del grande giardino dei bolzanini: i prati del Talvera. Penso a qualche cosa di simile a ciò che è l'Englischer Garten di Monaco. Solo in questo modo si potrebbe riattivare il dialogo tra le generazioni.


Quali proposte per affrontare le sfide attuali e future relative ai fenomeni migratori?

Caramaschi: Accogliere quantità di immigrati in proporzione alla consistenza della popolazione. Assistenza attiva con impiego in lavori utili.

Tagnin: L'accoglienza non deve essere fraintesa con l'assistenzialismo. Chi viene accolto deve anche rendersi utile per la società che lo ospita.
A mio avviso è anche imprescindibile che non si oltrepassi quel limite numerico oltre il quale si genererebbe nei bolzanini la percezione paradossale di essere secondi nella propria città.
A questo riguardo chi ha amministrato la città ha fallito perché ha trascurato le legittime preoccupazioni della popolazione locale.


Aeroporto, circonvallazione, funivia di San Genesio: Su quali progetti punterebbe per la mobilità futura?

Caramaschi: Circonvallazione e aeroporto. No a funivia.

Tagnin: La circonvallazione è sicuramente la più urgente. Garantirebbe il decongestionamento del traffico cittadino abbassando il livello di inquinamento. Sull'aeroporto sono favorevole. Ci sono comunque dei punti di forza e di debolezza sui quali è bene che i cittadini siano informati. Sono convinto che gli elettori sapranno prendere una decisione con maturità al referendum di giugno.

Per la funivia sceglierei la soluzione più logica. Riammodernare quella esistente.


Ritiene utile e/o necessario rivedere gli articoli dello statuto comunale che disciplinano gli strumenti della democrazia diretta?

Caramaschi: Alcuni sì. Quelli del tipo consultivo sono eccessivi e non vincolanti.

Tagnin: La partecipazione dei cittadini alla vita pubblica è sempre una cosa positiva. Ma la politica deve riassumersi il proprio ruolo e decidere.
Chi ha governato negli ultimi dieci anni si è sottratto a questa responsabilità condannando la città all'immobilismo.