Politik | Veleni

“Non mi avevano presa sul serio”

La consigliera ribelle SVP Pitarelli attacca ancora. “Basta interessi di bottega; dalla SVP non me ne vado perché la mia posizione è coerente con la Sammelpartei”.

A 10 giorni dal suo Nein nel primo voto alla alla giunta Spagnolli, la consigliera comunale Anna Pitarelli è come un fiume in piena e contrattacca. 

“Che gli ecosociali non sono partner di governo l’ho sempre detto. L’ho detto al coordinamento cittadino in modo inequivocabile, mi sono astenuta nel voto di partito sul programma e il giorno del voto non ho partecipato alla riunione della maggioranza che ha preceduto la votazione.”

Il messaggio di Pitarelli è chiaro: inutile che i vertici del partito facciano i furbi, che lei avrebbe votato contro lo sapevano. Anche se poi la consigliera aggiunge - contraddicendosi - “nessuno mi aveva presa sul serio”. Sferrando un ulteriore attacco frontale ai vertici bolzanini della SVP e al sindaco Spagnolli

“Nessuno probabilmente aveva capito che ci sono ancora politici che rimangono fedeli alle proprie posizioni. E che dopo le elezioni mantengono corentemente le loro promesse. All’inizio dell’anno SVP e PD avevano deciso di candidarsi insieme alle elezioni comunali senza fare una coalizione con gli ecosociali, per concludere finalmente l’immobilismo della città. Subito dopo le elezioni però per sindaco e PD propriogli ecosociali sono stati il primo Ansprechpartner per la formazione della giunta.”

Anna Pitarelli risponde quindi piccata all’invito rivoltogli di dimettersi dal partito fin anche dal consiglio comunale. 

“Naturalmente io non farò nulla di tutto ciò. Per definizione la SVP è una Sammelpartei che dà spazio a diverse posizioni e correnti. Nella partito le differenti opinioni non solo devo trovar spazio ma anche essere ‘desiderate’.”

La consigliera comunale benkiana fondatrice di Bolzano Domani conclude la sua presa di posizione con una ‘spallata’, facendo un riferimento tutt’altro che sfumato agli interessi personali in gioco e a quello che finora nel mondo di lingua italiana è stato chiamato, tutt’altro che ‘elegantemente’, “mercato delle vacche”.

“Bozen muss sich erneuern, und Bozen wird sich erneuern. Bozen muss von Menschen verwaltet werden, die nicht die eigenen Interessen und den Postenschacher im Sinn haben, sondern die bereit sind, ein Programm für die Zukunft und für die Erneuerung der Stadt zu schreiben, dieses mittragen und dieses auch umzusetzen wollen.”