Politik | Proposta legge

Taglio stipendi e vitalizi consiglieri regionali

L'iniziativa Acli per ridurre di 2300 euro lordi lo stipendio mensile e limitare a 3300 euro lordi i vitalizi mensili. Stop ai contributi previdenziali.

Le Acli, associazioni cristiane dei lavoratori italiani, in Trentino durante il periodo di governo di Lorenzo Dellai hanno spesso rivestito il ruolo di “voce critica” all'interno del sistema di governo della Provincia. Oggi vogliono ritornare a rivestire quel ruolo, con una legge di iniziativa popolare che punta a cancellare i privilegi dei consiglieri regionali.

Mentre da una parte i vitalizi sono al centro di una questione giudiziaria, che proseguirà al Tribunale di Bolzano nei prossimi mesi, la proposta aclista punta a dare un'altra dimensione all'amministrazione del bene pubblico passando per l'aula del Consiglio regionale.

Il presidente di Acli Trentino Fausto Gardumi presentando domenica a Predazzo la campagna ha sottolineato come «l’amministrazione del bene pubblico non dovrà più limitarsi alla gestione del presente, ma dovrà assumere una capacità di visione e di decisione. Atteggiamenti che nulla hanno a che fare con una politica del consenso o con la pura conservazione del potere fine a se stesso».

Le tre maggiori proposte

Il primo obiettivo della proposta è quello di ridurre l'indennità dei consiglieri regionali da 9mila 800 euro lordi a 7mila 500 (circa 4mila 700 euro netti). Con una contestuale riduzione anche delle spese per l'esercizio del mandato, dagli attuali 1450 euro mensili a 500 euro.

Secondo pilastro del ddl è l'abolizione dei trattamenti previdenziali e del trattamento di fine rapporto a carico dei consiglieri e della Regione. Terzo obiettivo, quello probabilmente più difficile da raggiungere, il “tetto” di 3mila 300 euro lordi mensili per i vitalizi degli ex consiglieri regionali.

Con la proposta la Regione Trentino Alto Adige risparmierebbe 5milioni 240mila euro l'anno, che le Acli propongono vadano a costituire un “Fondo per il sostegno della famiglia e dell'occupazione”, come «segnale tangibile di solidarietà fra amministratori ed amministrati».

Obiettivo 4mila firme

La campagna è sostenuta anche da Acli Bolzano, da Cgil-Cisl-Uil, da Cia, Arci, Confesercenti, Legambiente. Le Acli daranno la possibilità di firmare la proposta in momenti pubblici e depositando il disegno di legge nelle segreterie dei Comuni. L'obiettivo è quello di raccogliere 4mila firme, ma visto il “tema hot” il problema sarà soprattutto far votare la proposta in Consiglio più che avere adesioni dai cittadini.

Altri provvedimenti nella proposta

Accanto ai tre obiettivi primari i 9 articoli della proposta di legge popolare contengono altri spunti interessanti. Al presidente del Consiglio regionale andrebbe un'indennità aggiuntiva di funzione di 1200 euro lordi mensili, ai vice ed ai segretari zero indennità aggiunte. Poi il limite a 3mila 300 euro lordi mensili comprendente tutti i vitalizi (Parlamento, Europarlamento, altre assemblee legislative). Quindi cesserebbe il trattamento di favore per i consiglieri regionali per l'età pensionabile, parificandoli alle condizioni valide per i lavoratori dipendenti. Infine stop ai finanziamenti ai gruppi consigliari regionali.

Di seguito il testo completo della proposta di legge.

 

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