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“Non sono nuove assunzioni”

Il segretario della UIL-SGK: “quelle della Fercam sono stabilizzazioni di lavoratori a tempo determinato, mentre i neo assunti avranno meno tutele”.
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Foto: Salto.bz

Con una presa di posizione il segretario altoatesino del sindacato Toni Serafinisaluta con piacere” l’incremento del lavoro e del fatturato di Fercam, che ieri ha ospitato a Bolzano il ministro del lavoro Poletti. Ma Serafini coglie anche l’occasione per puntualizzare in merito alle 150 assunzioni che nell’azienda bolzanina sono avvenute con il Jobs Act

Serafini afferma che “un gran numero di queste nuove assunzioni sono stabilizzazioni di lavoratori a tempo determinato”. E il segretario UIL-SGK ricorda anche che “le stabilizzazioni hanno comportato un grosso risparmio sulla contribuzione dovuta da parte di Fercam, cioè un taglio totale della contribuzione per ben tre anni, e questo inoltre con meno tutele per i lavoratori neo assunti”. 

Serafini coglie l’occasione anche per osservare che “con il Jobs Act si è introdotto il lavoro a tutele 'calanti', in quanto per i nuovi assunti non vige più l’articolo 18 che, ricordiamolo, tutela i licenziamenti senza giusta causa”. 
Il segretario UIL conclude la sua presa di posizione ribadendo in giudizio critico nei confronti del Jobs Act.

“Il Jobs Act è stata una operazione a perdere. L’unica cosa che ha funzionato è stata la decontribuzione, come ben evidenzia la soddisfazione della Fercam.”