Gesellschaft | Diritti

Questione di privacy

730 precompilato, stabilite le misure specifiche per consentire ai cittadini di tutelarsi: ci si può opporre alla trasmissione dei dati relativi alle spese sanitarie.

Già con l’inizio del 2016 saranno inclusi nel “730 precompilato” anche i dati relativi alle spese sanitarie. Ogni cittadino che abbia compiuto i 16 anni può decidere di non rendere accessibili tali dati all'Agenzia delle Entrate, e quindi di non farli figurare nella dichiarazione dei redditi precompilata. In questi casi gli interessati dovranno effettuare in proprio la detrazione delle relative spese sanitarie.

“I dati sulla salute delle persone sono particolarmente delicati e non tutti gli assistiti, inclusi i familiari a carico, desiderano che siano inseriti, anche solo parzialmente, nella dichiarazione dei redditi”, spiega il Garante della Privacy che ha comunicato al Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU), come debba avvenire l'opposizione alla trasmissione delle spese sanitarie:

- dal 1° gennaio 2016 l'assistito può opporsi alla trasmissione dei dati relativi alla singola prestazione al momento dell'erogazione della stessa chiedendo oralmente al medico o alla struttura sanitaria l'annotazione dell'opposizione sul documento fiscale;

- per le spese documentate per mezzo del cosiddetto “scontrino parlante” emesso dalle farmacie, invece, tale opposizione può essere esercitata non comunicando al soggetto che emette lo scontrino il codice fiscale riportato sulla tessera sanitaria;

- per i dati relativi alle spese sanitarie dell'anno 2015, nel periodo dal 10 febbraio al 9 marzo 2016 è possibile consultare l'elenco delle spese mediche sul sito del sistema TS, ed opporsi alla trasmissione, anche di singole spese. È necessario disporre delle credenziali di accesso (tessera sanitaria TS-CNS oppure Fisconline).

Tali misure sono state accolte con favore dal direttore del CTCU, Walther Andreaus che nel merito ha dichiarato: “Sono ben due su tre i pazienti altoatesini che rifiutano l’archiviazione e la memorizzazione dei loro dati sanitari nel sistema centrale, come si evince dai sondaggi effettuati dal CTCU e dai medici di base”.