Gesellschaft | Sanità privata

Nuove cliniche a Merano e Bressanone

Crescono le iniziative private in sanità con l'apertura del Medical Center a Merano ed un nuovo centro in programma a Bressanone.

Prende sempre maggior piede, anche in Alto Adige la sanità privata. Ampio spazio oggi dedicato sul Corriere dell'Alto Adige alle cliniche al di fuori del perimetro pubblico. A Merano recentemente è stato inaugurato il centro polifunzionale Medical Center, presieduto da Ivan Pierotti. Nel 2016 invece spazio ad una nuova clinica a Bressanone nella ex sede Volksbank in zona industriale.

Vedono positivamente l'avanzare della sanità privata anche l'assessora provinciale Martha Stocker, «noi nel pubblico cerchiamo di fare il possibile, ma non riusciamo comunque a dare una risposta immediata alla richiesta del cittadino paziente di effettuare una visita. La presenza delle strutture private dev’essere vista per noi del settore pubblico come uno stimolo e non come una forma di concorrenza».

Si esprime favorevolmente anche Matteo Bonvicini, «a mio avviso il pubblico potrebbe concentrarsi sulle urgenze e le acuzie, il privato potrebbe occuparsi di malati cronici o delle prestazioni nelle periferie». E infine anche Michele Buonerba (Cisl e vicepresidente Sanifonds): «Noi crediamo che la sanità privata, ma quella senza fini di lucro, sia la strada del futuro».

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Profil für Benutzer Maximilian Benedikter
Maximilian Ben… So., 05.07.2015 - 18:30

Beh! Questa di Bonvicini è una chicca! Il privato che si occupa di malati cronici. Quando specialmente il malato cronico ha bisogno di molta attenzione, che difficilmente è quantificabile in unità di tempo, quindi risorse e soldi. Già il pubblico obbliga i medici a fare una visita in x minuti per aumentare l'efficienza e ridurre i tempi d'attesa. A forza di efficienza si perde l'umanità. Nel sistema pubblico i medici, gli ordini, i sindacati, la cittadinanza, ecc dialoga (o almeno dovrebbe...) per mantenere un equilibrio tra efficienza ed umanità. Ma nel privato l'attenzione si sposta inesorabilmente al profitto a cui i medici partecipano (anche i dipendenti). E quindi si insinua un conflitto d'interesse, sommato ad una dissimmetria del sapere (Stieglitz). Non bene per efficienza ed umanità...

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