Wirtschaft | Brennero

Le rassicurazioni di Kompatscher

Incontro fra il Landeshauptmann e i rappresentanti di economia e turismo sulla questione dei controlli al Brennero. “Misure evitabili”.

Lo spettro dei controlli al confine del Brennero paventati dall’Austria è stato oggetto di discussione, oggi (6 maggio), in occasione dell’incontro del presidente della Provincia Arno Kompatscher a Colle Isarco con i rappresentanti politici e i commercianti del Brennero, a Bolzano con gli esponenti locali del settore autotrasporti e del turismo. Nel 2014 oltre 2 milioni di mezzi pesanti hanno attraversato il Brennero, il valico più trafficato dell’arco alpino; i costi per un’ora di attesa dei tir al confine sono stimati in 60 euro, gravi dunque i danni che comporterebbe una potenziale misura restrittiva. Inoltre gli ingorghi al Brennero rappresenterebbero un pericolo per il flusso regolato di persone e merci. “Sono quindi da evitare in ogni caso controlli di confine che possano ostacolare il traffico, con effetti negativi che ricadrebbero evidentemente non solo sull’Alto Adige ma anche sul Tirolo. Di questo dato di fatto tutti dovrebbero essere consapevoli”, ha sottolineato il Landeshauptmann.

Riguardo la recente raccomandazione della Commissione UE al Consiglio di permettere a cinque Paesi (Austria, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia) di estendere i controlli temporanei alle frontiere interne fino a sei mesi si riferisce solo a determinati confini ed esclude il Brennero per cui è necessario un parere specifico dell’UE. “In tal modo si può guadagnare tempo prezioso per trovare una soluzione a livello europeo”, ha detto Kompatscher. Un maggiore lasso temporale, inoltre, consentirebbe anche all’Italia di gestire in modo efficiente le procedure dei richiedenti asilo nei vari hotspot. “La collaborazione fra Italia e Austria è decisiva e non perdo occasione nelle diverse sedi istituzionali per mediare e richiamare l’attenzione su una questione così delicata. La strada migliore per risolvere le sfide comuni è quella della diplomazia”, ha specificato il governatore dell’Alto Adige. A Colle Isarco si è concordato che la moderazione dei toni aiuterebbe la causa del Brennero e dunque che non la manifestazione prevista domani (7 maggio) non ha ragione di compiersi, tuttavia la libertà di opinione è un diritto fondamentale, hanno affermato gli astanti. “Nel breve periodo le misure di controllo non sono previste, e se tutte le parti coinvolte lavoreranno con impegno e coerenza a una soluzione congiunta, forse non saranno attuate neppure in futuro”, ha aggiunto Kompatscher.

Dal mondo economico sono arrivate proposte su come contribuire per evitare i controlli attraverso la mobilitazione dei gruppi di interesse nazionali e internazionali. La linea condivisa ieri a Roma dalla cancelliera Angela Merkel e dal premier Matteo Renzi “dimostra che la questione è chiaramente salita ai primi punti dell’agenda politica europea”, secondo il Landeshauptmann. I rappresentanti del settore turistico hanno chiesto anche di potenziare l’informazione verso il mercato del turismo circa la situazione reale al Brennero per contrastare l’opinione diffusa che i controlli siano già in corso; richiesta che è stata accolta dall’IDM e dall’Unione albergatori HGV.