Politik | Democrazia

Zippora, chi?

Si chiama Democrazia Partitaria. Ce la chiedono la Costituzione, una legge nazionale e l'Europa. Ma a Bolzano e Trento noi siamo speciali anche nelle brutte figure.
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Prendiamola spaziosa...

Noè riceve da Dio l'incarico di mettere in salvo le specie animali prima del Diluvio universale. Noè costruisce l'arca. Noè ha tre figli Sem, Cam e Iafet. E se li porta sull'arca per rimpopolare il mondo, al termine del diluvio. Anche a chi non è un cultore della Bibbia o non ha consumato i banchi delle chiese, questi nomi tornano alla mente, magari da un retaggio di catechismo infantile.

Qualcuno ricorda il nome della donna che diede i tre figlioli a Noè? Non sentitevi inadeguati, nemmeno su Wikipedia  la citano. E delle mogli di Sem, Cam e Iafet? Nessuna traccia, assolutamente prive di visibilità, nome e identità.

Passiamo a Mosè, per dirne un altro che ci ricordiamo abbastanza. Se lo contendono un po' tutti, ebraici, cristiani, musulmani. Deve essere stato uno tosto. Bene. Vi dice qualcosa Zippora? Il libro dei Numeri la cita IPOTIZZANDO che fosse sua moglie. Appunto si ipotizza. 

Uno così importante, venne salvato dalla "figlia del Faraone". Qualcuno ne ricorda il nome? Della figlia, dico? Anche qui inutile spendere ore, nessuna traccia online.

Passiamo al passato più prossimo, si celebra il centenario della prima guerra mondiale (non riesco a scriverlo maiuscolo). Ricordate monumenti ai caduti? E come no?! E ai militi ignoti? 'A voglia! 

Ricordate anche monumenti alle ignote contadine, massaie, operaie, ossia a tutte quelle donne che hanno difeso, gestito, curato il territorio mentre i militi erano al fronte? No, vero? Cancellate dalla storia. Invisibili.

E avanziamo ancora un po'. Passiamo alle piazze e alle vie. Chi mi sa dire in meno di 30 secondi, 10 nomi di vie di Bolzano dedicate a donne? Non ci si arriva eh?

Ancora più vicini a noi. Nel 2012 venne indetto un concorso per l'abilitazione a ruolo nell'insegnamento e dei 35 autori citati, come maggiormente rappresentativi della letteratura italiana, sui cui testi i futuri formatori delle testoline dei nostri figli e delle nostre figlie, ci si dovevano formare...bene 1 sola era donna. 34 uomini.

L'altro ieri. I porta bandiera dei valori occidentali, quelli de "aiutiamoli a casa loro", come il leghista modello esclusivo altoatesino Armanini, che tutti ci invidiano, augura ad una giornalista Silvia Fabbi, 100 stupri con dotazione di burqa, visto che ha avuto l'ardire di fare un'intervista ad un ragazzo musulmano, sulla quale lui non era d'accordo.

Ieri. Brigitte Foppa presenta un emendamento in Consiglio Regionale durante la discussione della nuova legge elettorale. Emendamento che prevede la doppia preferenza di genere. Ossia prevede che se chi va a votare esprime  più di 1 preferenza, la seconda deve essere  di genere diverso. E' una legge nazionale la 215 del 2012 (sono passati già 2 anni e il corso della sua approvazione regionale, è stato travagliato anche nella precedente legislatura, e infatti siamo ancora qui), che riprende l'art. 51 della Costituzione e i moniti che l'Europa rivolge all'Italia, perchè faccia in fretta a ridurre il gap numerico di rappresentanza politica.

Il World Economic Fourm a fine ottobre ha rilasciato uno studio, che farebbe arrossire qualsiasi uomo italiano dotato di un po' di senso della vergogna. L'Italia è retrocessa al 71° posto per quanto riguarda la parità di genere. Sta dietro al Bangladesh?!!??? E  si prevede che la vera parità l'avremo nientepopodimenoche nel 2095! Alè!

Ieri il mio telefono ha iniziato a bollire, alla notizia che l'emendamento presentato da Brigitte Foppa era stato respinto, grazie al voto contrario delle destre e dell'SVP all'astensione PD e delle donne SVP tranne Veronika Stirner Brandtsch, che lo ha votato, insieme ai Verdi.

Le donne sono esterrefatte. E' desolante, umiliante, sconfortante, imbarazzante leggere queste notizie nel 2014.

10 giorni fa alla corsa contro la violenza sulle donne, tutti trasversalmente uniti a farsi la fotina, e a salire sul palco per dire che così non va.

Poi però quando si tratta di parità di genere nelle istituzioni, di punto di vista di genere dove si governa, sale la girandola dei luoghi comuni.

Riserva indiana! Non basta che siano donne devono essere anche competenti! Dove va la libertà dell'elettore? Per votare questo magari ci tolgono qualche consigliere comunale a Merano o a Bolzano! Basterebbe che le donne votassero le donne!

Pro-memoria cari maschi alpha che sedete in quel Consiglio Regionale: 

1. Di qualche consigliere in meno a Merano o Bolzano, se tanto quando ci dovete rappresentare non ci rappresentate a tutto tondo, ne facciamo volentieri a meno. 

2. Leggi come quella sui vitalizi, che avete votato nella scorsa legislatura, e che oggi qualcuno ha con maggiore o minore mitezza contestato, l'avete votata e vi siete scusati soltanto dopo, dicendo che non avevate capito bene i dati. Quindi anche se siete in maggioranza maschi, non è detto che siate del tutto e su tutto competenti.

3. La libertà dell'elettore e dell'elettrice è finita in fondo al tunnel, da quando i partiti anzichè rinnovarsi presentano regolarmente sempre le stesse facce, non favoriscono il ricambio generazionale (per non parlare di quello di genere) e sono percepiti dai cittadini e dalle cittadine, come rappresentanti di sè stessi, più che della società.

4. Non ci interessa un mondo diviso in donne che votino donne e uomini che votino uomini. Le donne potete votarle anche voi, ma prima di votarle bisogna candidarle e in posti possibilmente appetibili in lista, mostrare le loro competenze, insomma fare spazio. Se abbiamo una direttrice del Cern donna, e un'astronauta donna, forse possiamo avere anche qualche consigliera comunale donna in più.

5. Non si chiamano quote rosa, semmai si chiamano quote di genere e tutto questo ha un nome: DEMOCRAZIA PARITARIA. 

Detto questo il dubbio ci assale e si fa sempre più forte: non è che  siete semplicemente ancora e sempre troppo maschilisti?  Certo c'è la scusante che veniamo da questa cultura, Noè e Mosè e tutta la letteratura dell'invisibilità sociale delle donne.

Ma ora siete grandicelli, vivete nel XXI secolo e come si suole dire, non c'è mai una seconda occasione per fare una buona prima impressione.

Fate in modo, visto che la prima impressione di questa nuova era post-Durnwalder, non è delle migliori, di darci prove concrete che ce la potete fare. 

Gennaio è vicino. Le donne sono vigili e votano, e come ho spesso modo di ripetere, non votano più ciò che gli dice il padre o il marito. Per fortuna! 

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gorgias Sa., 06.12.2014 - 18:39

Costituzione Art. 48. comma 2
Il voto è personale ed eguale, libero e segreto.

Perchè vuole forzare uomini e DONNE di votare donne, Sig.ra Mazzardis?

Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Perchè allora non inserire anche un quota per razza, lingua, religione, opinione pubblica e condizioni personali come disabili, analfabeti, sottotetto e chi sa che cosa?
Perchè vuole una quota per invalidi per donne? Per mè le persone hanno tutte la stessa dignità e il voto deve stare libero.

Interessante anchè mencionare che il Bangladesh ha una rappresentanza feminile più alta, come la hanno avuta anche i paesi socialistici e altri stati autoritari. Non sò veramente che importanza ha a far notare queste cose.

La democrazia deve mantenere il voto libero e non diventare un sistema di quote varie.

Sa., 06.12.2014 - 18:39 Permalink
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gorgias So., 07.12.2014 - 08:37

Antwort auf von Erika Zomer Kössler

sorprendente questa condescenza . . .
ma magari mi puo far capire a cosa serve menzionare che nella bibbia, il fatto recente con Armanini o i monumenti per le guerre con l'attuale legge elettorale. Per me leggere questo articolo in fin dei conti è un unica castroneria, nonostante tutta la buona volontà di trovare una logica.

Magari lei non capisce come si raggiona. Ma io non lo posso dire perchè allora sarei sciovinista.

So., 07.12.2014 - 08:37 Permalink
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Nadia Mazzardis So., 07.12.2014 - 10:35

Antwort auf von gorgias

Caro Gorgias, purtroppo le tecnologie di salto.bz, seppure molto avanzate, non permettono di fare disegnini a margine, per far comprendere meglio gli articoli. Faccia una petizione all'editore, così magari nel futuro riuscirà a capirci qualcosa. "Per me leggere questo articolo è un'unica castroneria" "lei non capisce come si ragiona". Vede, quando si ha bisogno di andare sul personale, di attaccare le persone, invece che limitarsi ai contenuti, vuole dire che i contenuti mancano. Che cosa non capisce? In cosa di preciso questo articolo è una castroneria? Non è d'accordo che la cultura fin dalla Bibbia è orientata al maschile? Se non lo è ci racconti il perchè? O ci trovi qualche prova contraria, mi aiuti a capire che non è così, magari io sa, essendo una donnina, sono limitata...

So., 07.12.2014 - 10:35 Permalink
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gorgias So., 07.12.2014 - 15:20

Antwort auf von Nadia Mazzardis

Ma per lei c'è una vera differenza tra la situazione della donna rappresentanta nel vecchio testamento e della donna odierna? Sempre invocare queste cose per fare effetto. È una castroneria che lei usa come retorica per fare effetto.

In verità dovrebbe partire dal presupposto della Frauenbewegung e delle suffreggette di 100 anni fa: Se si togliono gli ostacoli allora la donna sarà libera a partecipare in società. Dove sono veramente gli ostacoli, perchè non si candidano cosi tante donne come uomini? Sono gli uomini a impedirli a tutti costi di andare avanti o sono in gran parte le donne che non si vogliono esporrre ma anchè perchè gli manca il talento o la grinta. Le donne che hanno i requisiti ci sono e li vedo che riescono ad arrivare fino ad un certo punto.
Per esempio Holzeisen aveva il talento e la grinta ed si è fatta candidare e ha fatto una corraggiosa intervista nella radio per dire cose che si dovevano dire. ( Dopo ha perso la motivazione e si è rifoccalizzanta al proprio mestiere )
Ulli Mair aveva la grinta ed è riuscita diventare capo di partito di uno che non bada tanto alle pari opportunità. Le mancava però il talento e si è autorovinta da una posizione dove con il giusto istinto avrebbe potuto rimanere per lungo tempo.
E poi Eva Klotz che è andata la sua via fino alla fine avendo le sue priorità ed avendo la grinta, le idee chiare e il fiato.

Ma io mi chiedo perchè le donne che riescono non sono feministe?

So., 07.12.2014 - 15:20 Permalink
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Nadia Mazzardis So., 07.12.2014 - 17:41

Antwort auf von gorgias

Caro Gorgias, sono mesi ormai che provo ad educarla senza successo. Se lei dovesse occuparsi prima dei figli, poi della casa, poi andare a lavorare le resterebbe tempo per fare politica? Probabilmente no. Se lei vedesse in televisione dibattiti con solo maschi che parlano di politica, penserebbe che la politica sia una cosa per donne? Forse no. Le donne che lei cita, quelle "senza talento" ad un certo punto, sono donne che hanno fatto politica in maniera molto maschile, non facendo nè rete, nè spazio ad altre donne. Resto convinta che per fare una legge che promuova gli asili nido, che non dia soldi alle donne che stanno a casa a curare i figli, o i vecchi, ma che dia soldi per strutture e servizi, servano le donne in politica, perchè gli uomini non le hanno fatte. Il potere si tramanda, per reti di conoscenza e di amicizia e tanti uomini al potere, vogliono dire altrettanti uomini al potere. Sul talento poi lasciamo perdere...abbiamo certe perle anche in Alto Adige südtirol, di "talentuosi" maschi, che però riescono a farsi votare lo stesso...forse perchè sanno fare meglio i loro traffici di influenza, rispetto alle donne

So., 07.12.2014 - 17:41 Permalink
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gorgias So., 07.12.2014 - 18:01

Antwort auf von Nadia Mazzardis

> sono mesi ormai che provo ad educarla senza successo.<
La stess cosa petrei dire anch'io su di lei. Anzi vorrei dire che mi interessa a vedere quanto resistente sia la sua bornitutdine.

>Se lei dovesse occuparsi prima dei figli, poi della casa, poi andare a lavorare le resterebbe tempo per fare politica?<
Questa è una decisione privata. La famiglia è quella che soffre. Come il marito della Klotz. O anche uno si deve cercare un partner che sia a disposizione per queste cose. Ma questo è siccuramente l'unico motivo della mancanza di donne in politica. Le donne sono inclinate al bello. Mentro gli uomini più al vero ( se non vogliamo parlare del brutto).
Questa cosa si vede anche per esempio nella vendita di libri. Donne preferiscono la belletristica, uomini più libri su temi.

Le donne che si lasciano ferma da questa cosa, per me fanno bene a non essere suvvenzionate.

Il potere si tramanda, per reti di conoscenza e di amicizia e tanti uomini al potere, vogliono dire altrettanti uomini al potere.<
Tanti uomini sono anche esclusi, perchè non si sviluppano queste reti, e ancora di più donne, anche se sono contento che finalmente recuperanno.

che le donne che vogliono entrare in politica si mettino ad imparare il mestiere. Che cosa servono donne in poltrone che poi non sono incapaci ad raggiungere i loro obbietivi. Infatti per me è propio la abbilità di farsi le conoscenze che fa vedere che uno ha le competenze sociali per poter fiorire in questo campo.

So., 07.12.2014 - 18:01 Permalink
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gorgias Sa., 06.12.2014 - 19:06

Infatti io non la giustifico e se qualcuno si mette a giustificare il mantenimento io dirò anche la mia. Già qui si vede come difficile è togliere un sistema a quote quando il suo obiettivo è raggiunto.

Sa., 06.12.2014 - 19:06 Permalink
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Nadia Mazzardis Sa., 06.12.2014 - 19:25

Mentre scuote la testa, mi spieghi allora come risolverebbe lei il problema, perchè è un problema, dato che persino il world economic forum se ne occupa, e persino l'Europa ci dice che ci stiamo sbagliando. Non basta dire che questa non è la soluzione, spiegatemi COME la risolvereste, senza aspettare altri 100 anni possibilmente. Qui ed ora

Sa., 06.12.2014 - 19:25 Permalink
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Nadia Mazzardis Sa., 06.12.2014 - 19:57

"wieso Männer oft die besseren Wahlkämpfer sind" e quali sono le ragioni che dal suo punto di vista determinano l'essere "besseren Wahlkämpfer", was machen sie im Konkret besser als die Frauen? Das interessiert mir wirklich viel

Sa., 06.12.2014 - 19:57 Permalink
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Nadia Mazzardis Sa., 06.12.2014 - 19:57

"wieso Männer oft die besseren Wahlkämpfer sind" e quali sono le ragioni che dal suo punto di vista determinano l'essere "besseren Wahlkämpfer", was machen sie im Konkret besser als die Frauen? Das interessiert mir wirklich viel

Sa., 06.12.2014 - 19:57 Permalink
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Mensch Ärgerdi… So., 07.12.2014 - 11:47

Ma già che ci siamo, facciamo una quota del 100% per il genere femminile per i prossimi 2000 anni così ripaghiamo il danno fatto dal prozio di Barabba del quale nessuno ricorda più il nome, dei soldati morti in trincea che hanno la colpa di essere ricordati, e dei giunti (perchè a chiamalrle giunte si offenderebbe il genere femminile) comunali e provinciali che si scordano di donne nel dare nomi a strade o nel citare autrici.
Nella lista mancava giusto Ötzi, che non ha avuto il buon gusto di cedere il suo posto sotto al ghiacciaio alla donna che probabilmente gli aveva cucinato il pasto che oggi scienziati di tutto il mondo studiano attraverso analisi dei resti nello stomaco. Vile usurpatore! Quei funghi li aveva raccolti una donna!

E chisenefrega se neanche le donne non votano donne, vorrà dire che sono semplicemente stupide ed è meglio che le femministe pensino per loro!

So., 07.12.2014 - 11:47 Permalink
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Nadia Mazzardis So., 07.12.2014 - 17:37

Antwort auf von Mensch Ärgerdi…

Se non ha voglia di provare a capire, che i paragoni sono rispetto alla cultura in cui siamo immersi, e che ciò che è successo migliaia di anni fa, e ci è stato tramandato così, ha un'influenza inevitabile sulla nostra cultura, è liberissimo di farlo. Non mi interessa una quota del 100% di genere femminile. Ritengo che il mondo sia fatto di uomini e donne e che dove si fanno le scelte per questi uomini e queste donne, si debba rispettare la parità di genere. Resto convinta che per fare leggi che aiutino le donne, servano più donne. Anche perchè finora gli uomini si sono dimostrati inadeguati nel gestire la questione della cura dell'infanzia, o degli anziani autosufficienti, delegando sempre alle donne la fatica. Se le donne non si impegnano in politica è perchè la società (e la politica maschile), le ha usate come welfare gratuito. Chi nega questo, nega un fatto. Le donne non votano le donne, e secondo lei perchè? Non sono stupide, no di certo, ma vivono anch'esse in una cultura patriarcale come la nostra, dove la leadership femminile non è un modello praticato. E quindi si fidano più degli uomini. Questo è chiaro

So., 07.12.2014 - 17:37 Permalink
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gorgias So., 07.12.2014 - 18:05

Antwort auf von Nadia Mazzardis

>Se non ha voglia di provare a capire, <
seconodo mè è lei che non vuole capire, che del feminismo ne ha fatto un mestiere e se iniziase a riflettere meglio e trarne le consegenze dovrebbe smette con questa caricatura

>Der renommierte Familienforscher Gerhard Amendt forderte die Schliessung von Frauenhäusern und wird seither bedroht. Er kritisiert die verheerenden Auswirkungen des weiblichen Opferstatus und die intellektuelle Verödung der Feministinnen. <

http://www.weltwoche.ch/ausgaben/2010-15/artikel-2010-15-der-feminismus…

So., 07.12.2014 - 18:05 Permalink
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Christoph Moar Mo., 08.12.2014 - 10:01

Antwort auf von gorgias

Sozialwissenschaftler, die die Männerrechtsbewegung untersucht haben, betrachten Amendt als eine der Schlüsselfiguren und als einen Hauptakteur dieser Bewegung. Der von dir zitierte ist damit sicher ein ganz neutraler und "renommierter" Beitrag, wenn man Frauenrechtsbewegungen und verbundene Thematiken sachlich analysiere möchte.

Was die Wochenzeitung um den Chefredakteur Roger Köppel allgemein angeht: sie ist nicht ganz der Leuchtturm in genderparitätische Sichtweisen.

Bedaure, Nadia und Erika, mir scheint - wenn ich die Reaktionen hier und woanders lese - die gleichberechtigte Teilhabe von Frauen und Männern an Führungspositionen in der Privatwirtschaft und im öffentlichen Dienst wird nicht viel weiterkommen als noch vor 100 Jahren. Viele haben die Mechanismen, die dazu führen, bis jetzt nicht verstanden.

Es gibt so viele Teilaspekte, die zu einer Unterrepräsentation der Frauen führen. Ein triviales Beispiel? Ich für meinen Teil hab es nie so greifbar gesehen wie bei Bewerbungsgesprächen: Auf die Frage nach ihrer Gehaltsvorstellung erlebe ich jedesmal eine Schere in der Erwartungshaltung zwischen Frauen und Männern - und die kommt von den Marktrahmenbedingungen, und nicht von ungefähr. Was ich daraus reflektiere? Geringeres Gehalt = angehende Familienplanung = einer bleibt daheim = wer wohl? = geringere Karrierechancen.

Ich bin wahrlich kein Freund von Frau Schwarzer oder von extremen Positionen, brauch aber wirklich keine große Anstrengung, um festzustellen, dass unsere Gesellschaft noch keine gleichwertige Chancen für beide Geschlechter bietet. Daraus schließe ich, dass kluge Männer keine Angst vor einer bescheidenen Frauenquote zu haben brauchen. Schließlich habe ich Töchter.

Mo., 08.12.2014 - 10:01 Permalink
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gorgias So., 07.12.2014 - 15:01

Ich sehe das genau so. Viele Frauen vollen sich nicht in der Politik beteiligen, weil Sie drin wenig sinn sehen. Sie beteiligen dann in anderen Bereichen. Was übrig bleiben sind ein paar jammernde Femministinnen, die umbedingt rein möchten aber ihnen der Geist und die Themen haben den Menschen etwas anzubieten als die Victimisierungsnarrativa. Und es sind genau jene die dauernd herummplärren.

Frauen bevorzugen andere Mittel so wie Beatrice Raas der Bürgerinitiative Hollawind die sich eben anders engagiet und auch etwas bewegt.

So., 07.12.2014 - 15:01 Permalink
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Profil für Benutzer Nadia Mazzardis
Nadia Mazzardis So., 07.12.2014 - 17:33

Und denken sie nicht dass Politik so ein schmutziges Geschäft ist, weil zuviele Männer drinnen sind? Die immerwieder dieselben Schemen wiederholen? Könnte es nicht sein dass wenn wir etwas mehr Frauen in Politik treten lassen, würden sie nicht Politik wie die Männer machen, sonder würden sie mehr "weiblich" es leiten?

So., 07.12.2014 - 17:33 Permalink
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Frank Blumtritt Di., 09.12.2014 - 21:17

Come si vede dai blog su questo tema (v. anche Silvia Rier), è l'approccio deduttivo che mette in difficoltà le persone. Il singolo individuo mal volentieri si fa condizionare da un fenomeno generale, pur se evidente. La stessa cosa nelle discussioni sul cambio climatico. Quando si fa appello all'iniziativa individuale c'è chi nega l'evidenza, chi relativizza e chi ammette tutto, ma indisposto a modificare alcunché... solo pochi traggono le conseguenze cambiando le proprie abitudini.
Forse sarebbe meglio trattare tematiche di questo tipo partendo dal singolo esempio (buon esempio il recente articolo di Silvia Rier sull'immigrazione). Così facendo si stimola di più l'intelletto delle persone (qualcosa di stimolabile c'è sempre...) e un pò meno il sistema ormonale rudimentale.

Di., 09.12.2014 - 21:17 Permalink