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Il futuro di “Tàlia”

Bilanci e progetti dell'associazione studentesca di Bressanone.
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L'associazione studentesca e culturale "Tàlia Unilife" di Bressanone si appresta ad organizzare le attività per il nuovo anno accademico. Fondata l'anno passato per volontà di una quindicina di studenti di Scienze della formazione, ora conta circa settanta iscritti. Per fare un bilancio del primo anno di attività e per parlare dei prossimi progetti, abbiamo incontrato la presidentessa Chiara Piffer e Sara Rossi, una delle socie fondatrici.

Per cominciare, perché creare un'associazione studentesca a Bressanone? E perché l'avete chiamata Tàlia?

"Pensavamo fosse utile per tutti gli studenti creare un punto di riferimento. Organizzare feste od eventi a titolo personale è piuttosto problematico, per questo abbiamo pensato di far nascere Tàlia, il rettore ed i docenti ci hanno dato il loro appoggio e abbiamo iniziato. Per quel che riguarda il nome, Tàlia è una delle muse greche, presiede alla commedia ed ai nostri occhi è la musa del divertimento".

Come giudicate il primo anno di attività?

"In maniera positiva. Abbiamo organizzato l'Unifestival che è stato un grande successo, ma anche una festa al Centro Giovani, tre cineforum e tre aperitivi. Tutte le iniziative sono andate piuttosto bene, dobbiamo solo cambiare qualcosa rispetto ai cineforum".

Gli iscritti sono tutti di lingua italiana?

"In gran parte, probabilmente il logo che raffigura una statua prima della scritta "Tàlia" ha fatto sì che molti pensassero che ci chiamassimo “Italia”. Sistemeremo anche quello. Ora va già meglio e tra gli iscritti ci sono anche cinque o sei ragazzi extra-universitari".

Cosa organizzerete nel prossimo anno accademico?

"Il prossimo evento è previsto per il 30 settembre: un aperitivo di benvenuto alle matricole, poi, a fine ottobre o inizio novembre, organizzeremo una festa di inizio anno accademico. Poi pensavamo ad una gita sulla neve e ad una trasmissione su una web-radio".

Bressanone non è nota per la sua "movida". Questo è un problema o uno stimolo?

"In effetti, dopo le 19 è difficile trovare anche solo un bar aperto, ma da quando siamo partiti abbiamo trovato grande collaborazione, sia da parte dell'assessorato alla cultura che dal Centro Giovani. Abbiamo trovato molti segnali d'apertura e il successo dell'Unifestival ci ha aiutato molto".

Prevedete eventi da lunedì a giovedì o anche nel fine settimana?

"Gli iscritti della nostra associazione sono in gran parte fuori sede che rientrano a casa il venerdì, ma siamo sicure che aspettano solo un motivo per non fare sempre avanti e indietro. Noi per prime, se ci fosse qualcosa da fare, resteremmo anche il sabato e la domenica. Per questo puntiamo molto sulle matricole, ancora non si sono adattate al "pendolarismo".

Questo è il mio ultimo articolo per la rubrica “Universal”. Buon lavoro a chi mi sostituirà (m.b.)