Politik | Indipendenza

Autodeterminazione: offensiva della Lega Nord

Disegno di legge del gruppo consigliare regionale del partito. Il documento sarà trattato il 19 marzo dalla prima commissione legislativa.

Quale l’obiettivo? Il più semplice e condiviso e cioè la difesa dell’autonomia

La Lega Nord è però convinta che “non sia sufficiente concentrarsi sulla riforma dello Statuto oggi in discussione, chiedendo maggiori competenze allo stato, ma si debba innalzare il livello del dibattito al fine di ottenere sostanziali vantaggi”.
L’iniziativa della Lega Nord non è campata per aria e si inserisce in una specifica strategia.  
L’esplicito riferimento va a quanto è avvenuto in Scozia: forzare la mano per “tutelare e salvaguardare la specificità ottenuta con tanta fatica”. Con una postilla all’insegna della realpolitik che potrebbe senz’altro fare suonare le orecchie alla SVP: “risulta inutile chiedere maggiori competenze se poi non si ha il denaro per gestirle”. 

Il disegno di Legge della Lega presentato dal consigliere regionale Maurizio Fugatti prevede “la richiesta d’indizione di un referendum consultivo al fine di impegnare il Consiglio regionale a istituire, nel caso di maggioranza di voti favorevoli, una convenzione per l’esercizio del diritto di Autodeterminazione”. 

Secondo Fugatti “soltanto attraverso tale strumento, la Regione potrà tornare ad essere pienamente padrona del suo destino; e a maggior ragione può e deve percorrere tale strada in nome del significato di autonomia: la non-dipendenza dallo Stato centrale”. 

La conferenza stampa di presentazione del disegno di legge n.26 sull’Autodeterminazione del Trentino Alto Adige Südtirol è stata fatta a Bolzano. Per lanciare un segnale forte e chiaro ed un amo alle forze politiche dell’opposizione di lingua tedesca, forse anche in vista delle prossime elezioni comunali.