Chronik | Brennero

Incidente chimico: grave ma non drammatico

A cedere è stata la valvola di un vagone con acido acrilico. Molto professionale l’intervento dei vigili del fuoco. Il treno proveniva dalla città tedesca di Marl.

L’allarme era stato lanciato nel tardo pomeriggio di lunedì 15 settembre dal personale del treno che fa capo a Tx Logistik e Serfer, due società controllate da Trenitalia che gestiscono in Italia il traffico merci.
Durante il previsto controllo per le merci in ingresso in Italia è stato verificato che un vagone perdeva, ed a fuoriuscire era una sostanza altamente pericolosa, l’acido acrilico. Subito è stata adottata la procedura di emergenza che prevede l’intervento dei vigili del fuoco. Sul posto sono accorsi i pompieri volontari di Vipiteno, Fleres e Tunes, presto coadiuvati anche dai vigili del fuoco professionali di Bolzano.
La linea ferroviaria è rimasta bloccata per tutto il tempo necessario alle operazioni di bonifica, fino al nulla osta per la ripresa della circolazione rilasciato a notte fonda dai tecnici di RFI intervenuti sul posto. 

Il vagone cisterna che ha perso una quantità di liquido definita dai vigili del fuoco ‘significava’, proveniva dalla città germanica di Marl, nei pressi di Dortmund ed era di proprietà della società tedesca Vtg che ha sede ad Amburgo. Ad essere trasportata era la sostanza chimica per conto della Dow, ditta americana leader nel settore, nota anche per fornito nella guerra del Vietnam il deflorante Agent Orange.
 
In merito al grado effettivo di pericolosità dell’evento negli ambienti ferroviari si tende ad evitare ogni paragone con il terribile incidente di Viareggio che causò 33 morti nel 2009. Nella città toscana 5 anni fa si era trattato di una concatenazione di tragiche circostanze ma, soprattutto, la sostanza trasportata dal treno era gas Gpl, molto più pericoloso dell’acido del Brennero. 

Per quanto riguarda la procedura adottata nel corso dell’emergenza sarebbero state rispettate le attuali norme che prevedono che il coordinamento venga fin da subito affidato ai vigili del fuoco, che nel caso altoatesino hanno un altissimo livello di professionalità. Al punto che la gestione dell’emergenza sul posto viene supervisionata dal responsabile di zona dei vigili del fuoco volontari e non dai pompieri professionali. Per quanto riguarda i Freiwillige Feuerwehr di Vipiteno si è trattato, tra l’altro, di personale dotato di un’apposita formazione, dato che non è la prima volta che capitano emergenze di questo genere al confine del Brennero. 
Il valico italo austriaco infatti, con i suoi 1400 metri di quota e la frequente sosta di circa un’ora per il cambio dei locomotori, mette spesso a dura prova le valvole delle cisterne dei convogli, che se non si trovano al 100% dell’efficenza posso effettivamente presentare delle anomalie. La pressione, dunque, può giocare brutti scherzi. E probabilmente è quello che è successo nel caso dell’incidente al Brennero: i vigili del fuoco hanno spiegato che sul vagone erano presenti due valvole ed una di queste ha avuto le perdite

In ogni caso è bene sapere che i treni merci viaggiano attraverso l’Europa sulla scia di autocertificazioni relative alla pericolosità della sostanze che vengono trasportate. E che eventuali controlli vengono effettuati, ma solo a campione o in situazionai particolari come appunto quella del valico del Brennero.