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Ostetricia e assegni famigliari per figli disabili

Il Consiglio della Provincia respinge le mozioni di Freiheitlichen, STF e BU-Südtirol-Ladinien.

La “riforma clinica del 2010 prevedeva che se il numero di nascite fosse stato inferiore alle 300 all'anno richieste per il mantenimento dei reparti, i comuni del bacino di utenza dell'ospedale avrebbero potuto garantire il mantenimento della struttura pagando l’eventuale differenza tra il minimo previsto e le nascite effettive. Parte da qui Pius Leitner (Die Freiheitlichen) che ha chiesto alla Giunta di garantire “anche in futuro l'importante servizio svolto per la popolazione dai reparti di ostetricia degli ospedali periferici, finanziandoli e mantenendoli con i mezzi provinciali”. Sven Knoll (SüdTiroler Freiheit) ha illustrato la sua mozione facendo appello al Consiglio allorché “tutto quanto in suo potere per evitare che i reparti di ostetricia degli ospedali di Vipiteno, San Candido e Silandro vengano chiusi a seguito dei tagli del Governo”.

È necessario inoltre sfruttare le possibilità di fare rete con gli ospedali oltre confine, sia per aumentare il numero di nascite, sia perché per i cittadini alcune distanze sono oggettivamente più favorevoli di altre. Per Brigitte Foppa (Gruppo Verde) il parto in casa deve essere una scelta consapevole, non un ripiego d'emergenza perché non si riesce a raggiungere l'ospedale. Foppa ha inoltre sostenuto che occorre riqualificare le figure delle ostetriche: ne vanno formate di più, e la loro assistenza domiciliare va garantita su tutto il territorio. Fra gli altri interventi quello di Eva Klotz (STF) che ha ricordato che l'ostetricia è un reparto essenziale e che bisogna avere il coraggio di opporsi al diktat dello Stato che imporrebbe la chiusura degli ospedali periferici; quello di Elena Artioli (Team Autonomie), secondo la quale tutti sarebbero d'accordo a tenere aperto tutto il possibile, ma la crisi non lo consente; e quello di Oswald Schiefer (SVP) che sollecita a considerare l'alta concentrazione di strutture a Bolzano, dove molte poltrone aggiuntive andrebbero tagliate.

Andreas Pöder (BürgerUnion-Südtirol-Ladinien) ha presentato un’altra mozione per apportare alcune modifiche alle norme in tema di assegni destinati ai nuclei famigliari con ragazzi disabili affinché si continui a erogare il sostegno economico a prescindere dal limite massimo stabilito. Secondo la delibera giuntale del 29 luglio, infatti, se si affida un figlio disabile a una struttura apposita per più di 90 giorni l'assegno viene sospeso; lo stesso vale se il figlio viene assistito per più di 90 giorni in ospedale, o se la famiglia vuole alternare periodi di ricovero a periodi di assistenza in casa.
Tutte le mozioni sono state respinte.