Politik | Confinanti

Dipendenti provinciali: quelli di Belluno piangono

La legge di stabilità ne dimezza il numero ed allora loro scendono in piazza. Ma il destino appare segnato.

Così vicina e così lontana. 

Belluno è solo a poche decine di chilometri in linea d’aria da Bolzano e Trento, ma non è autonoma e quindi soggetta ai tagli radicali predisposti dal governo. E sì che i dipendenti della Provincia di Belluno non sono migliaia, come a Bolzano e Trento. 

La pietra tombale sul futuro delle province (con l’esclusione di quelle a statuto speciale) è contenuta in un emendamento alla legge di stabilità 2015 in cui si chiede - per l’appunto - alle Province di dimezzare il loro personale, destinato ad essere ricollocato in Comuni, Regioni o altri enti pubblici. 

Dunque di tratta di uno spostamento e non di un licenziamento. E allora dove sono i risparmi?
Per non parlare del fatto che la legge Delrio del 7 aprile 2014 riconosceva alla Provincia di Belluno, interamente montana, ‘competenze specifiche’.
Ebbene: niente da fare. 
 
I dipendenti di palazzo Piloni (la sede della Provincia di Belluno) hanno deciso di scendere in piazza e sono andati in delegazione a Roma dove - come riferisce il quotidiano locale Corriere delle Alpi - hanno ricevuto segnali contrastanti. Rassicurazioni dalle senatrici venete Laura Puppato e Rosanna Filippin e invece 'atteggiamenti indisponenti' da parte dai sottosegretari Gianclaudio Bressa (bellunese!) e Angelo Rughetti

A tremare in questi giorni sono soprattutto i dipendenti degli Iat, le Aziende di Promozione Turistica bellunese. 

Insomma un altro mondo. Alla rovescia. E solo sull’altro versante dell’alta Pusteria. 

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Profil für Benutzer Benno Kusstatscher
Benno Kusstatscher Fr., 19.12.2014 - 16:06

Le verità di Bressa: La specificità è garantita dalla Delrio. Grande fraintendimento: nessuno perde il posto di lavoro, è solo che per le nuove funzioni della provincia (che sono in fondo non molto diverse di quelle prima) sarà sufficiente il 50% del personale. Gli altri traferiamo in regione, enti locali e nella pubblica amministrazione.

Ma non vedete il grande risparmio e il valore aggunto per l'area vasta? Ovvio, no?

Se i rappresentanti del PD giocano in questo modo, non è logico che gli autonomisti cominciano a sperare che leghista Maroni (al suo tramonto nella lega di Salvini) quando annuncia:

"Il 30 dicembre porterò in giunta la legge sul riordino delle autonomie e visto che la provincia di Sondrio è una Provincia montana io voglio mettere lì il modello di Provincia a statuto speciale. Voglio dare alla provincia di Sondrio uno status, in termini di competenze e risorse, simile a quello che hanno le province autonome i Trento e Bolzano e i Grigioni che confinano con la Provincia di Sondrio."

Oramai è ancora una sorpresa se il veterano Tomaso Pettazzi da consigli come questo:

"Il bard deve inoltre porsi in altra posizione verso le province autonome di trento e Bolzano/Bozen. Certamente di sostegno alla loro autonomia, ma fermamente deciso a pretendere il loro appoggio alle nostre giuste rivendicazioni, magari facendo balenare l’ipotesi che in caso contrario potrebbe diventare la loro spina nel fianco."

http://www.bellunopress.it/2014/12/19/dimezzamento-del-personale-delle-…

http://www.bellunopress.it/2014/12/19/montagna-sergio-reolon-caner-ha-l…

http://www.ilgiorno.it/sondrio/maroni-statuto-speciale-1.506872

http://www.bellunopress.it/2014/12/18/esuberi-in-provincia-bard-non-ce-…

Fr., 19.12.2014 - 16:06 Permalink