Chronik | Il progetto

Ponte Adige città del cinema?

Questa la proposta dei proprietari del MeBo Center: trasformare l’area in un media center per troupe cinematografiche e televisive, Rai e Bls.

Ponte Adige piattaforma di idee. All’inizio sembrava destinato a diventare solo un terminale della mobilità: un pacchetto completo con ferrovia, metrobus, autobus, automobili, parcheggi di scambio. E poi ancora alberghi e servizi. A quel punto però perché non riqualificare anche la fatiscente area del MeBocenter? E così l’ipotesi è stata lanciata: adibire lo spazio a “centro media” al servizio di attori, registi, troupe e anche di BLS e Rai. A tal fine il “New MeBo Konsortium” (che ha rilevato la vecchia proprietà) ha già chiesto al comune il cambio di destinazione d’uso dell’area di 13.800 m2 da verde agricolo a “zona produttiva di interesse comunale – D2 con piano di attuazione”.

Il progetto scelto per il “Centro intermodale Ponte Adige” tramite concorso provinciale è quello dell’architetto Ulrich Weger che prevede la realizzazione di 250 posti auto e di un grande ponte sopraelevato abbattendo 3 case per poi ricostruirle, oltre all'adeguamento della struttura del MeBocenter. Il tutto alla modica cifra di – denunciano i Verdi - 37 milioni di euro, “ma non è chiaro se questa cifra comprenda tutti i costi: per esempio se comprenda o no anche il previsto spostamento dei binari della linea ferroviaria Merano-Bolzano, oppure l’esproprio e ricostruzione dei 3 edifici. Insomma, il costo finale dell’opera potrebbe essere molto più alto”.

Soluzione alternativa proposta dai residenti, dicono ancora i Verdi, sarebbe quella di “stralciare il media center, ridurre il parcheggio e realizzarne l’accesso dal viadotto sopra la Mebo, lasciare il ponte dov’è, addirittura eliminare la possibilità di accesso ai non residenti oppure sostituirlo con un accesso pedo-ciclabile (l’accesso a Frangarto resterebbe quello dall’incrocio Pillhof)”.

Con i treni a cadenza ravvicinata ponte e passaggio a livello non sono più proponibili. Stessa prospettiva anche per alcune case che dovranno essere quindi ricostruite, la presenza di altre abitazioni dovrà essere invece gestita in base al futuribile nuovo ponte. Tutte questioni che verranno affrontate in un incontro pubblico con i residenti stessi di Ponte Adige.