Politik | L'appuntamento

Potere al popolo?

Settimo incontro sulla democrazia diretta, ieri sera, 18 novembre, a Bolzano. Foppa ai colleghi politici: “Non chiudiamoci nelle stanze dei partiti”.

Per chi è abituato alla politica arroccata nei bastioni inespugnabili vedere dei rappresentanti di partito, financo un presidente della Provincia seduti a un tavolo (quasi un banco di scuola) occhi negli occhi con i cittadini per confrontarsi in un dialogo produttivo su proposte e azioni concrete fuori dall’archeologia politica, c’è da ammetterlo, fa un certo effetto. In un tempo in cui la democrazia è un lusso favoleggiato da un’oligarchia povera di scrupoli discutere e mettersi insieme resuscita il senso originale del fare politica.

Una visione ottimistica in proposito è stata proiettata ieri sera, 18 novembre, al Liceo Carducci di Bolzano, durante il settimo incontro del “tour” sulla democrazia diretta promosso dalla prima commissione legislativa del Consiglio provinciale presieduta da Magdalena Amhof. L’intento è quello di mobilitare i cittadini per rivendicare più spazi di sovranità popolare, una concertazione dal “basso”, insomma, ma l'impresa non è semplice perché, come spiega una delle moderatrici della serata, l’attenzione verso questo tema non è ancora sufficientemente alta e i fondi a disposizione sono pochi.
La democrazia diretta, seppur ancora ad uno stato embrionale, è ad ogni buon conto “una storia di successi – ha detto Brigitte Foppa, uno dei componenti della commissione legislativa – i referendum fatti finora sono stati vissuti appassionatamente, perciò crediamo che non sia utile in questo momento barricarci nelle stanze della politica”.

Democrazia vuol dire accettare le regole del gioco anche quando non c’è nessun arbitro che ci osserva” (Manfred Hausmann), “La democrazia è il potere di un popolo informato” (Alexis De Tocqueville); queste alcune delle frasi che campeggiano sui tavoli sparpagliati nella sala dell'istituto e che vorrebbero stimolare la partecipazione degli astanti chiamati a rispondere a domande quali “come ti immagini la democrazia in Alto Adige?” o “Che ruolo vuoi avere nella democrazia della nostra Provincia?”. Il fine da raggiungere è quello di un’innovazione sociale mirata a raccogliere idee, suggerimenti e desideri da riportare nel disegno di legge che sarà poi presentato al Consiglio provinciale.

Malgrado la partecipazione contenuta, tutte le tappe sembrano aver dato spunti propositivi, a Merano un contributo chiave è stato: “La politica è ancora anni luce lontana dalle idee della cittadinanza”, da cui si evince la necessità di ristabilire quella centralità sociale del concetto di responsabilità per mandato popolare. La democrazia diretta, dunque, orizzonte civile affascinante, deve necessariamente viaggiare seduta accanto a un’espressione politica nuova, dinamica e soprattutto retta per poter essere realmente determinante.

Il prossimo incontro si terrà sempre al Liceo Carducci di Bolzano il 9 dicembre dalle 18 alle 20, un buon giorno per tirare le somme.