Wirtschaft | Il caso

Surian (Cgil): “Galimberti vuole restare? Balle”

Euronics, nessun accordo fra sindacati e Gruppo Galimberti. I dipendenti a rischio licenziamento senza la tutela degli ammortizzatori sociali nazionali.

Ancora cattive notizie per i 17 dipendenti della catena di elettronica gestita dal Gruppo Galimberti; i tre punti vendita altoatesini, infatti, a fine gennaio torneranno ad Elettron Matteucci che però non può permettersi di tenerli aperti.
La trattativa proposta ieri, 19 novembre, prevedeva di ridurre gli affitti con Tosolini, il proprietario dei locali, per i negozi di Bolzano, e modificare il contratto del ramo d’azienda con Matteucci, ma l’intesa non è scattata. “Si andrà presumibilmente verso il fallimento – afferma deluso Maurizio Surian (Cgil) – perché siamo consapevoli che la Matteucci non ha la forza economica necessaria per sostenere l’attività. L’incontro di ieri avrebbe potuto almeno garantire gli ammortizzatori sociali, visto che la Matteucci era disposta a liberare la Galimberti dalle penali previste negli accordi, e invece nulla”.

Nota dolente sono gli affitti stellari dei punti vendita, pari al 20% del fatturato contro il 4% del resto d’Italia, “cifre fuori mercato” come ha sottolineato Roberto Cuccaroni, direttore generale del Gruppo Euronics, ma Tosolini non cede terreno. “Il problema è che in questa città siamo gestiti da 2/3 soggetti che dettano il bello e il cattivo tempo”, commenta il sindacalista della Cgil; i vertici del gruppo hanno tuttavia promesso che se si farà avanti qualche investitore, tra istituzioni e privati, la loro intenzione è quella di tenersi tutti i dipendenti e di restare perché, secondo Cuccaroni, “Bolzano è una piazza che muove 25 milioni di euro”. “È inutile andare in conferenza stampa per spararle grosse – incalza Surian - la Galimberti è un anno che ha dato la comunicazione del ritorno del ramo d’azienda di Matteucci e il 19 novembre ci vengono a dire che stanno cercando una location per Bolzano? Sbaglia anche Tosolini e come lui i proprietari dei locali di Upim e Coin, perché non si può pensare che in un momento come questo si tengano affitti così alti”.

Uno degli antidoti anti-chiusura sarebbe, stando a quanto dichiara il direttore di Euronics, quello di investire 150mila euro in bollettini promozionali, puntare su campagne pubblicitarie a tappeto e riempire i magazzini per il periodo natalizio, “appena si viene a sapere che si chiude - conclude il rappresentante del confederato - la gente si riversa nei negozi e si aumentano i fatturati, ma questo non basterà a salvare la situazione”. La prossima mossa, a questo punto? “Ci stiamo organizzando, e molto probabilmente torneremo a scioperare”, così Surian.