Gesellschaft | Riordino

Sanità: un comune tavolo di lavoro per la riforma

Questa la richiesta formale del Pd alla Svp. Il Partito democratico è favorevole alla chiusura dei 4 reparti di ostetricia degli ospedali con meno di 1000 parti all’anno.

La prima notizia è che il PD c’è: la proposta Svp di riforma sanitaria avrà il sostegno del Partito Democratico.
Il ‘pronunciamento ufficiale’ è giunto oggi con una conferenza stampa tenuta dal responsabile sanitario del partito ed ex segretario Antonio Frena, congiuntamente con la segretaria Liliana di Fede e la componente della segreteria Rosalba Leuzzi

Il Pd sosterrà la riforma portata avanti da Martha Stocker perché la ritiene “assolutamente necessaria per continuare a mantenere il sistema sanitario dell’Alto Adige accessibile a tutti, sicuro, efficiente, di buona qualità ed economicamente sostenibile"
Nel confermare il suo sostegno a Stocker e Svp, il Pd altoatesino ha richiamato quanto a suo tempo già sottoscritto nel patto di coalizione. Innanzitutto confermando la necessità di un alleggerimento degli ospedali che devono diventare essenzialmente luogo di cura per i pazienti acuti. Di converso il Partito democratico ha anche ricordato che si era convenuto di mantenere gli attuali sette ospedali, ma salvaguardando il ruolo di eccellenza plurispecialistica dell’Ospedale di Bolzano (Landeskrankenhaus).

Fin qui ok. Ma veniamo al punto della ristrutturazione degli ospedali periferici. In merito i vertici del partito hanno confermato la “necessità di rimodulazione dell’offerta della rete ospedaliera secondo logiche di razionalizzazione economica che evitino però tagli indiscriminati di tipo lineare e non escludano nessun struttura”

Insomma: il PD è favorevole a quella che ha definito una “armonica distribuzione delle competenze tra ospedali, nel rispetto delle esigenze della popolazione di riferimento ma anche nella stretta osservanza delle linee guida emanate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità"

Questo è quanto afferma il documento approvato a maggioranza dall’assemblea provinciale del Pd
Per dire le cose con linguaggio chiaro come il sole, Antonio Frena ha quindi precisato che "non potranno essere mantenute i 4 reparti maternità che con meno di 1000 parti l’anno sono sotto il livello minimo stabilito a livello mondiale". Di più, Frena ha dichiarato che “nessuno si può arrogare un diritto che gli compete, assumendosi la responsabilità di fare in modo che bambini vengono alla luce in luoghi dove non vi sono le necessarie garanzie”.
In merito alle proteste che in certe località della provincia hanno visto coinvolti anche gli amministratori locali Frena è stato durissimo: “gli amministratori che si oppongono portano un grande peso morale sulle loro spalle, una provincia civile come quella di Bolzano non si può permettere la strumentalizzazione politica in questi contesti”

Il responsabile del Partito Democratico per quanto riguarda le tematiche sanitarie Antonio Frena ha inoltre ricordato che “ogni struttura devono contribuire alla riorganizzazione, sia l’ospedale di Bolzano che quelli periferici, ognuno in rapporto alle sue capacità”. Ma Frena ha anche ricordato che “l’ospedale di Bolzano ha già da tempo iniziato a fare la sua parte con diminuzioni di reparti e primariati, e con risparmi in ambito amministrativo".

Dal canto suo la componente della segreteria Rosalba Leuzzi ha affermato che per il futuro si renderà necessaria una “centrale unica per gli acquisti dei comprensori, così come unificazione per quanto riguarda i progetti di formazione”.

Lo studio Pasdera verrà reso noto a metà novembre, hanno quindi comunicato i vertici del Pd, ribattendo poi alle domande dei giornalisti che li accusavano di essere stati a lungo assenti dal dibattito pubblico in merito alla riforma sanitaria. “Ci siamo sempre stati a livello politico” hanno risposto Frena e Di Fede, ricordando il motivo per cui hanno deciso oggi di ‘uscire allo scoperto’

La richiesta del partito è quella di mettere in piedi un tavolo di lavoro comune sulla sanità, nel quale discutere i dettagli della riforma, coinvolgendo le parti sociali ed anche i cittadini attraverso le loro rappresentanze
Per ultimo il Pd ha rivolto un appello anche ai partiti d’opposizione. 

“Il Pd invita i partiti dell’opposizione a dare un contributo costruttivo alla riforma in atto, abbandonando posizioni populiste tipo “tutto deve rimanere così com’è, che omettono di spiegare ai cittadini che il sistema deve diventare sostenibile nel tempo.” 

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Riccardo Dello… Do., 23.10.2014 - 12:18

Domanda: vogliono chiudere i reparti maternità sotto i 1000 o sotto i 500 parti/anno? (qui si dice 1000, sui giornali leggo 500). Non è cosa da poco: a 1000 non arriva nemmeno Bressanone!

Do., 23.10.2014 - 12:18 Permalink
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Luca Sticcotti Fr., 24.10.2014 - 11:31

Antwort auf von Riccardo Dello…

La precisazione è comparsa anche nel comunicato stampa inviato dal Partito Democratico alla redazione alcune ore dopo la pubblicazione dell'articolo di cui sopra. Eccola qui nella sua interezza. ["Non potranno - ha rimarcato Frena - essere mantenuti i 4 reparti maternità che con meno di 500 parti l’anno sono sotto il livello minimo stabilito a livello nazionale già in deroga ai 1000 previsti a livello mondiale."].

Fr., 24.10.2014 - 11:31 Permalink
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Salto User
Manfred Gasser Do., 23.10.2014 - 15:44

Comunque c'é una bella differenza tra Svp e PD.
I primi parlano sempre del "Dovere" di chiudere i reparti, mentre i secondi parlano del "Volere".
Non é che forse non ha tanto a che fare con le spese dei reparti, ma piú con l'elettorato di Bolzano, al quale sarebbe piú difficile spiegare i soldi spese per i "tedeschi" in periferia?
Ich weiss, ich weiss, das ist eine "böser" Gedanke, aber ist er wirklich auch falsch??

Do., 23.10.2014 - 15:44 Permalink