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Il divorzio breve ora è legge

L'ok definitivo della Camera: 398 sì, 28 no e 6 astenuti. Saranno sufficienti 6 mesi per separarsi. Ma i cattolici non ci stanno.

Si accorciano i tempi per chi decide di divorziare dal proprio coniuge: non saranno più necessari 3 anni per dirsi addio ma solo 6 mesi (sempre che la separazione sia consensuale, per quella giudiziale ci vorranno invece 12 mesi), e i tempi restano tali anche se la coppia ha figli minori. Dopo dieci anni di dibattiti, con 398 sì, 28 no e 6 astenuti la Camera ha approvato in via definitiva la riforma di una norma vecchia di 40 anni. Il divorzio breve sarà operativo anche per i procedimenti in corso e fa inoltre decorrere la separazione dalla comparsa dei coniugi davanti al presidente del tribunale e non dalla notifica dell’atto, come era stato precedentemente approvato alla Camera. Un’altra novità riguarda l’aspetto patrimoniale: la comunione dei beni potrà essere sciolta nello stesso momento in cui si sottoscrive la separazione.

Fra i contrari alla nuova legge l’area cattolica del governo, specie Area Popolare (Udc-Ncd), ma anche Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia che ha dichiarato nel merito: “no al matrimonio usa e getta soprattutto in presenza di figli”. Fortemente critica naturalmente Famiglia cristiana secondo cui “il parlamento ha offerto dunque una prova di forza trasversale a danno, ancora una volta, della famiglia”.