Chronik | Criminalità

Sicurezza: “occorre agire con oggettività”

Riunione oggi per il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza. Per il Landeshauptmann “va inoltre assolutamente evitata ogni strumentalizzazione politica”.

Il Commissario del Governo Elisabetta Margiacchi, il presidente della Provincia Arno Kompatscher ed i responsabili delle forze dell’ordine hanno fatto il punto oggi per quanto riguarda la microcriminalità in Alto Adige

Il prefetto Margiacchi ha esordito ricordando che quello della criminalità è un problema di respiro europeo, ricordando i dati CENSIS del 2012. In quell’anno si registrò nello specifico una percentuale su 100mila abitanti di 248 crimini violenti in Italia, a fronte di 243 in Germania e 566 in Austria
Per quanto riguarda la nostra realtà locale il commissario del governo ha fatto riferimento ai dati numerici che indicano come tra 2013 e 2014 vi sia stato un aumento del 7,5% per quanto riguarda i furti a livello provinciale, più alto ancora per comune Bolzano con un 11% di incremento
Margiacchi ha anche però ricordato che reati come usura, omicidi, riciclaggio, incendi dolosi, estorsioni diffusi nel resto d’Italia in Alto Adige sono sono pressoché inesistenti.

Il commissario del governo è quindi passato ad illustrare il dispositivo aggiuntivo di controllo sul territorio adottato con l’odierna riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza, ricordando che resta molto importante l’attività di controllo messa in atto dai cittadini stessi (misure di cautela e prudenziali).

Per quanto riguarda le aggressioni sono stati stabiliti dei provvedimenti specifici di contrasto.

A proposito delle discoteche: da venerdì 27 febbraio 2015 verrà attivato un dispositivo di controllo che vedrà coinvolte tutte le forze di polizia, distribuite sul territorio sulla base di quadranti legati alle discoteche rilevatesi più critiche, Verranno utilizzati in particolare mezzi tecnici per controllare i limiti velocità alla guida ed etilometri per verificare il livello di consumo di alcol e droghe. 

Per quanto riguarda gli autobus le forze di polizia già oggi presenti in borghese si qualificheranno con il conducente, rappresentando un’ulteriore difesa e pronto intervento in caso di eventi pericolosi. 

Un occhio di riguarda verrà quindi riservato a piazza Stazione a Bolzano, dove verrà fin da subito attivato un più consistente servizio di vigilanza esclusiva gravitante sulla zona. Tutte forze dell’ordine verranno coinvolte fino a tarda ora della notte, non solo vigilanza dinamica ma anche attraverso la sosta in zona. Il comune dal canto suo potenzierà l’illuminazione per facilitare il controllo.

Il commissario del governo nel suo intervento ha anche respinto al mittente le accuse di inefficacia nel ruolo di prevenzione e controllo delle forze dell’ordine, lanciate a più riprese in questi giorni da diversi cittadini, politici e media. 
Solo osservatori poco attenti possono dire che le forze dell’ordine non fanno abbastanza, anche se è vero che si può sempre migliorare” ha detto in merito Elisabetta Margiacchi. 

Dopo il commissario del governo a prendere la parola è stato il presidente della provincia Arno Kompatscher che ha ringraziato le forze dell’ordine per l’”ottima e continua collaborazione”. 
Kompatscher ha detto che “c’è stato sì un aumento dei furti anche se contenuto e rispetto ad una base relativamente bassa”, ma che “la percezione stata forse un’altra, quasi fosse una vera e propria esplosione”. 
Il presidente della provincia ha auspicato collaborazione da parte dei cittadini ed ha affermato che si tratta di un problema europeo e non relativo alla sola realtà locale. 
"Quello che mi preoccupa di più è che qualcuno tende a strumentalizzare politicamente la situazione” ha quindi aggiunto Kompatscher. “Tutti noi politici dobbiamo prenderci le nostre responsabilità in merito” ha aggiunto il Landeshauptmann, invitando a “prendere le cose sul serio, ma mantenendo uno sguardo oggettivo”. 

A Kompatscher si è ricollegato il procuratore Guido Rispoli, facendo un vero e proprio appello alla stampa

“Date il giusto risalto i fati ma state attenti a non trasmettere messaggio di sfiducia: diventa un boomerang che colpisce la popolazione stessa. La nostra terra è senz’altro ancora sotto il controllo delle forze di polizia.”

Rispoli ha quindi fatto riferimento all’incremento delle espulsioni di cittadini stranieri. 
Bene così” ha detto il procuratore generale. “Lo stare in Alto Adige bisogna guadagnarselo: chi non rispetta le regole se ne deve andare anche se senza forzature rispetto alla legge vigente e soprattutto senza giustizia sommaria”.

A Rispoli ha fatto eco il questore Lucio Carluccio: “l’anno scorso le espulsioni sono state 60 e nei primi due mesi del 2015 siamo già a 15”. 
Anche Carluccio ha respinto le critiche di inefficacia dell’azione congiunta delle forze dell’ordine: “gli ultimi fatti di cronaca tutti risolti perché sul territorio ci siamo e perché le segnalazioni sono per fortuna ancora molto tempestive”. 
In merito alle espulsioni Carluccio ha anche ricordato che non sempre è facile ricondurre gli espulsi al paese d’origine, specie quando i soggetti individuati provengono da paesi problematici dove magari è in corso una guerra civile.

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Sylvia Rier Mi., 25.02.2015 - 18:52

(anche se ho fatto un po' fatica a collegare "il prefetto" alla persona di "Elisabetta" Margiacchi. Ma forse il prefetto Elisabetta preferisce cosi. Ich würde sehr gerne Harald Knoflach lesen, in Bezug auf die genannten Zahlen ("In quell’anno si registrò nello specifico una percentuale su 100mila abitanti di 248 crimini violenti in Italia, a fronte di 243 in Germania e 566 in Austria"). Sind die noch aktuell? Korrekt gelesen und interpretiert? Falls ja, dürften gewisse Kreise im Lande wenig Freude dran haben.

Mi., 25.02.2015 - 18:52 Permalink