Kultur | RECENSIONE

Archimod. Lo spazio dedicato all'architettura.

La mostra modello[i] Alto Adige inaugura a Bolzano l’edificio che ospita anche l'archivio della Ripartizione Edilizia e il Servizio tecnico della Provincia.

I visitatori sono accolti da una lunga scalinata pavimentata in resina gialla, sulla parete alla loro sinistra una infografica riassume in modo semplice i dati riguardanti le opere infrastrutturali e architettoniche realizzate negli ultimi 25 anni dalla provincia di Bolzano. Raggiunto il pianerottolo un ascensore conduce i visitatori all'ultimo piano che ospita gli spazi della mostra.

Un grande cannocchiale, una stanza-tubo, puntata su Bolzano sud (luogo dell'evoluzione futura della città?). Parete nera a sinistra, un poster in tessuto con le rappresentazioni stampate di molti edifici pubblici costruiti dalla provincia, copre più di due terzi della parete di destra, tuttavia lo sguardo va al pavimento vetrato sul quale si cammina. Sospesi a più di un metro e mezzo di altezza i visitatori passeggiano sopra un'intercapedine in cui, su quadrati di rete elettro-saldata color ruggine, sono collocati in diverse posizioni i plastici (modellini) di molte delle opere costruite dalla provincia, fanno da fondo degli inerti da cantiere (ghiaia).

L'arch. Claudio Lucchin, progettista di Archimod, racconta che il penultimo piano necessitava di essere rinforzato per sopportare i carichi (pesi) dell'archivio. Di qui l'idea di posizionare i plastici nell'intercapedine creata dalle travi strutturali (alte circa 1,6 metri) cui è appeso il piano sottostante. Una grande trave di acciaio nero, sembra il modellino di un ponte, sorregge i plastici dei progetti che devono ancora essere realizzati.

 

Di quale modello[i] Alto Adige si sta parlando? L'idea della mostra, curata da Andrea Sega e Paolo Bellinzier, è quella di documentare la prassi che ha contraddistinto l'operato della committenza pubblica in Sudtirolo durante gli ultimi 25 anni. Se prima del 1990 i settori dell'agricoltura e quello alberghiero avevano già raggiunto traguardi importanti, in termini di fatturato e qualità, il settore dell'architettura, al contrario, non brillava per innovazione. Successivamente, principalmente grazie all'introduzione della prassi del concorso di progettazione internazionale, la qualità dell'edilizia è cresciuta. Una conseguenza dei concorsi pubblici banditi è stato il fatto che gli architetti, in continua competizione tra loro, hanno incrementato il livello dei loro progetti ispirandosi a vicenda. Di pari passo alla qualità sono cresciuti anche il grado di sperimentazione e l'attenzione dei committenti privati alle scelte formali e tecniche richieste ai progettisti. Del suddetto modello fa parte anche la decisione di non scegliere nomi di grido - le cosiddette Archi-star di fama internazionale - per risolvere puntualmente i grandi progetti architettonici.

Un esempio particolarmente riuscito è il quartiere Casanova a Bolzano, definite forma e funzione, i singoli progettisti hanno declinato lo stesso tema in modo personale creando un unicum a livello provinciale (nazionale?), ossia case di edilizia agevolata tutte uguali ma diverse contraddistinte da un alto grado di qualità nonché di sperimentazione tecnica e formale.

 

Archimod vuole essere un centro di informazione aperto sì agli addetti ai lavori, ma anche e soprattutto alla popolazione cittadina e provinciale. Nasce con l'intento di aumentare la consapevolezza su fatti urbani e cultura architettonica. Per citare l'architetto Lucchin, è un luogo che vuole documentare e promuovere “l'archicoltura”, ossia la buona pratica di coltivare l'architettura, come nella nostra provincia si è fatto con l'agricoltura di qualità. La vicinanza fisica alla fiera (Casaclima) e al TIS, con possibili collaborazioni con università e Fondazione Architettura, ne fanno una galleria aperta anche all’allestimento di mostre ad hoc mantenendo la funzione di contenitore-archivio dell'operato della committenza pubblica.

È intento dei curatori di aprire Archimod, a partire da settembre, a scolaresche, gruppi di cittadini e residenti della provincia, architetti e interessati provenienti da altre zone.

 

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Fino a settembre è necessario scrivere all'indirizzo email sopraindicato per prenotare una visita guidata di Archimod.

 

A questo link è possibile consultare il catalogo della mostra modello[i} Alto Adige.