Politik | Densità umana

Se Gaza fosse… in Bassa Atesina

L'estensione della Striscia di Gaza corrisponde alla zona che va da Bolzano alla Bassa Atesina. Ma vi abitano quasi 1.700.000 persone, la cui età media è di 18 anni.

Si chiama Gaza Everywhere ed è un classico esempio di applicazione web 2.0. Cioè di come la rete sia in grado di veicolare contenuti che rivoluzionano l’idea che fino ad oggi abbiamo avuto di informazione, nello specifico di carattere geografico. 

Gaza Everywhere è un mappa interattiva, basata su Google Maps, che consente di capire con uno semplice sguardo quali sono le effettive dimensioni della zona palestinese sotto assedio da qualche mese da parte dell’esercito israeliano. 
Per questo abbiamo pensato di paragonare la striscia di Gaza con Bolzano e la Bassa Atesina, perché Gaza ha una dimensione (e perfino un’inclinazione) molto simile alla zona della valle dell'Adige che si estende dalla conca bolzanina alla chiusa di Salorno. 

Fin qui le similitudini: Bolzano e Bassa Atesina e la striscia di Gaza condividono infatti solo la superficie, pari a circa 360 km quadrati.
Per il resto siamo agli antipodi: la Strisca di Gaza ha 1 milione e 650mila abitanti circa. È come se il triplo degli attuali abitanti della provincia di Bolzano andasse ad occupare questo territorio. E in esso si verificasse una concentrazione umana più che doppia rispetto a quella attuale della città di Bolzano.

Un carnaio, insomma. E molto giovane, tra l’altro, perché il 43,5% della popolazione di Gaza ha infatti meno di 14 anni, e l’età media di questo luogo si aggira sui 18 anni. Dal punto di vista demografico ancora una volta niente di più lontano dal nostro Alto Adige popolato (per lo più) da anziani ed adulti. 

Ma perché gli abitanti di Gaza sono così tanti e così giovani, nonostante le terribili condizioni in cui vivono ormai da decenni?
Un interessante articolo pubblicato da Wired e scritto da Anna Maria Bonfranceschi esprime a questo proposito un’ipotesi che non sappiamo se definire incoraggiante o meno.

“In una situazione in cui impotenza, la sottoccupazione e l’emarginazione hanno lasciato poche opportunità per l’espressione della propria identità, la riproduzione è una delle poche libertà che resta, e contribuisce anche al più ampio obiettivo di aumentare il popolo palestinese.” 

 

Insomma: riprodursi per sopravvivere? Un segno di speranza o di disperazione?

 


fonte: ahmadnassri.github.io/gaza-everywhere/