Gesellschaft | Novità

Processi, ognuno si sceglie la lingua

Approvata la norma dalla Commissione dei Sei. Il personale amministrativo del Tar sarà pagato dalla Provincia. Ancora fumata nera sul Parco dello Stelvio.

Sono passate le norme sulla scelta della madrelingua dei processi e sul passaggio alla Provincia del personale amministrativo del Tar, le ha approvate all’unanimità la Commissione dei Sei. Un ottimo risultato, come sottolineato anche da Francesco Palermo, che argina molte di quelle criticità legate all’ambito etnico. Nel dettaglio la prima norma scardina un canone storico: fino ad ora, secondo i dettami dello statuto, scegliere la lingua del processo era un’opzione riservata solo a coloro i quali si dichiaravano di madrelingua tedesca. Oggi potranno avvalersi di questa facoltà tutti i residenti dell’Alto Adige.

La dichiarazione di appartenenza etnico linguistica non conta più nulla. Decisiva sarà invece la decisione del singolo cittadino che, a seconda dei casi, potrà decidere se essere processato in lingua italiana oppure in lingua tedesca”, chiosa il Presidente della Commissione dei Sei sul Corriere dell’Alto Adige.

Per quanto riguarda invece il secondo provvedimento relativo al Tar, la novità è che il personale amministrativo verrà pagato direttamente dalla Provincia. “Il testo era già pronto da qualche tempo ma il ministero ha richiesto alcuni aggiustamenti tecnici e finanziari dunque la norma d’attuazione è tornata in commissione per l’approvazione definitiva”, precisa ancora Palermo sulle pagine del Corriere.

Resta ancora in stallo, invece, l’eterna incompiuta approvazione del testo della norma legata al Parco dello Stelvio. La documentazione era infatti insufficiente per cui la Commissione dei Dodici ha dovuto rimandare la seduta. Se la norma non subirà le modifiche necessarie, le province di Bolzano e Trento dovranno rinunciare al libero arbitrio sulla zona del parco.