Politik | La polemica

Un ‘pubblico’ di 35 persone?

Audizione riforma sanitaria: l’assessora Stocker replica all’accusa di ‘censura’ avanzata dai Verdi. Ma montano le polemiche in vista del dibattito di domani 27 novembre.

L’audizione sulla riforma sanitaria non è ancora cominciata ma già volano scintille. Alle accuse di censura ed impedimento al dibattito sollevate dai Verdi per gli stretti vincoli posti alla partecipazione del pubblico all’incontro in consiglio provinciale, replica ora per le rime l’assessora Martha Stocker.

“Il consiglio provinciale mette solo a disposizione i locali, ma l’organizzazione complessiva è stata affidata all’Assessorato provinciale alla sanità” precisa l’assessora, ricordando i “vari appuntamenti sul territorio, ad esempio con il personale ospedaliero, gli amministratori comunali, le parti sociali, l'associazionismo, i medici di base e pediatrici”.

All’accusa di scarsa trasparenza avanzata dai Verdi Martha Stocker risponde che all’incontro "sono stati invitati i rappresentanti politici dei Comuni sedi di ospedali, i sindacati di categoria, le parti sociali (sindacati confederali e organizzazioni dei datori di lavoro) e le maggiori associazioni di pazienti in Alto Adige”. Ma “che anche con un solo invito per ciascuna rappresentanza, i 35 posti disponibili sulla tribuna del pubblico sono quindi andati subito esauriti”

Quale allora la soluzione adottata? L’assessorato per caso ha pensato ad esempio di mettere a disposizione un mega schermo in piazza Magnago per consentire alle numerose persone che scenderanno da Vipiteno, San Candido e Silandro di seguire il dibattito?

Niente di tutto questo: “l’Assessorato ha chiesto al Consiglio provinciale la trasmissione dell'audizione online sul sito del Consiglio per consentire ai cittadini di seguire l'appuntamento in diretta”. Come dire: state a casa, qui non si entra.

A poche ore dall’audizione (si svolgerà dalle ore 9 alle 13) la sensazione è che forse Assessorato e Provincia non abbiano ben valutato il fatto che il dibattito previsto è stato inteso dall’opinione pubblica come un necessario momento di confronto vis a vis. Che integra e completa gli accesi incontri ‘consultivi‘svoltisi nel territorio. 
La decisione di far svolgere l’audizione in un luogo che non consente la partecipazione ad un vero pubblico (leggasi centinaia di persone) potrebbe dunque rivelarsi un boomerang alquanto antipatico per l’amministrazione provinciale. 

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Palaia Renato Mi., 26.11.2014 - 18:55

L'articolo dice tutto. La "riservatezza" della Provincia è finalizzata a non lasciare spazio all'opinione dei cittadini. La democrazia a compartimenti stagni non è ammissibile. Ne risulta un'immagine niente affatto trasparente della politica locale.

Mi., 26.11.2014 - 18:55 Permalink