Wirtschaft | Lo studio

Se l’economia riparte

Il rapporto della Banca d’Italia: positivi i dati sull’occupazione, le dinamiche creditizie e l’attività economica nelle province di Trento e Bolzano.

L’attività economica delle province di Trento e Bolzano, nei primi mesi del 2015, ha dato cenni di ripresa soprattutto per quel che riguarda il settore dei servizi. Lo attesta il rapporto “L’economia delle Province autonome di Trento e di Bolzano – aggiornamento congiunturale” della Banca d’Italia, redatto dalle Filiali di Trento e di Bolzano. Prospettive di miglioramento per i prossimi mesi sono previste in entrambe le province circa le condizioni economiche delle imprese manifatturiere rimaste finora sostanzialmente stabili. In crescita anche la domanda estera e, seppur in maniera modesta, anche l’accumulazione di capitale. Ancora “claudicante” il settore edile pur mostrando - come riporta il documento -, segnali positivi in Alto Adige, dove migliora anche l’attività dei servizi sostenuta dalla ripresa del turismo. Le presenze sono infatti aumentate nel primo semestre del 2015 del 3% circa in entrambe le province; gli arrivi sono cresciuti del 5,3% in Trentino e del 3,6% in Alto Adige. 

Stabili le condizioni del mercato del lavoro, mentre a Trento tuttavia si registra un leggero deterioramento, a Bolzano cala la disoccupazione. Sale invece la quota dei contratti a tempo indeterminato sul totale delle nuove assunzioni in tutte e due le Province e si fa meno ricorso alla Cassa integrazione. Lieve flessione in Trentino, sempre relativamente ai primi mesi del 2015, per quanto riguarda i prestiti bancari erogati al settore privato; si registra una modesta accelerazione dei finanziamenti concessi alle famiglie, mentre quelli alle imprese sono tornati a diminuire leggermente. In Alto Adige, di contro, aumentano i prestiti erogati sia alle famiglie sia alle imprese. In entrambe le province la contrazione della domanda di credito da parte delle imprese si è sostanzialmente arrestata. Il tasso di ingresso in sofferenza delle imprese, maggiore in provincia di Trento, rimane elevato in prospettiva storica, in particolar modo nel settore delle costruzioni. I prestiti alle famiglie hanno continuato a crescere moderatamente, sostenuti dai mutui per l’acquisto di abitazioni e dal credito al consumo. La qualità del credito alle famiglie è però lievemente peggiorata in Trentino. La raccolta bancaria da famiglie e imprese, infine è ulteriormente cresciuta, seppur su ritmi inferiori rispetto alla fine del 2014. È proseguita la ricomposizione del portafoglio delle famiglie, a favore degli investimenti in quote di fondi comuni.

Qui i dati in dettaglio.