Politik | #primotempo

Ladini alla riscossa

Promuovere lingua e cultura ladina, nuova legge provinciale per il settore museale, 352 progetti di infrastrutture, green mobility: il #primotempo di Florian Mussner.

Più presenza del ladino in internet e nel settore privato, coinvolgimento delle famiglie nell’insegnamento della lingua ladina, collaborazione fra cultura e economia, promozione sovraregionale del ladino a Souramunt (i 3 Comuni ladini del Tirolo storico situati in Veneto). Questi alcuni degli obiettivi fissati dall’assessore all'Istruzione e Cultura ladina, ai Beni culturali e Musei, alla Viabilità e Mobilità Florian Mussner per la seconda metà della legislatura e illustrati a Soprabolzano nella rimessa del trenino del Renon, durante la conferenza stampa odierna (#primotempo). Particolare attenzione sarà riservata ai nuovi mezzi di comunicazione: dizionari online, app, pagine web in ladino, social media oltre che alle offerte già esistenti del settore formativo, dell’amministrazione pubblica, delle istituzioni culturali e di RAI Ladinia. Misure mirate contro l’esodo dei giovani dalle valle ladine - tema già sollevato con una certa preoccupazione già dalla Svp di Ortisei - andranno elaborate, insieme ai Comuni, spiega inoltre l’assessore.

Sul piano culturale il browser della Ripartizione beni culturali con le 4mila opere edili poste sotto tutela sarà costantemente aggiornato in modo da “registrare in modo uniforme tutti i beni attualmente esistenti, di catalogarli e di metterli a disposizione dei cittadini sottoforma di esposizione virtuale”, così Mussner. Altro imperativo quello di ottimizzare il capitolo dei contributi pubblici ovvero valutare l’interesse pubblico e privato, culturale ed economico e di selezionare con oculatezza cosa merita di essere salvaguardato e tutelato, per poi assicurare il relativo sostegno. L’assessore conta, entro l’anno, di portare all’attenzione della giunta una nuova legge provinciale per il settore museale che prevede un adeguamento ai criteri qualitativi contemporanei, secondo quanto stabilito dalla riforma del Consiglio internazionale dei musei. Proseguirà inoltre il progetto “Young & Museum”, attraverso cui bambini e ragazzi in possesso dell’abbonamento ai mezzi pubblici Alto Adige Pass (Abo+) avranno ingresso libero in 57 musei.

Si è passati al focus del bilancio dell'assessore ovvero sviluppare entro il 2030 un modello di mobilità alpina sostenibile, le cui basi sono state gettate con la nuova legge provinciale sulla mobilità approvata nel 2015 e che racchiude tutte le norme in materia. Dalla normativa verrà elaborato il piano provinciale della mobilità che servirà a programmare la rete infrastrutturale e dei servizi di trasporto persone per i prossimi 10 anni e che sarà sottoposto alla giunta in prima bozza entro l’autunno. Nel programma triennale 2016-2018 delle infrastrutture sono previste complessivamente 352 iniziative, tra cui interventi per stabilizzare ponti (42 progetti), migliorare l’illuminazione nelle gallerie (60), predisporre barriere paramassi (60). Nel 2016 ci saranno inoltre 20 nuovi bandi di gara e nell’assegnazione dell’appalto si guarda, nei limiti consentiti dalla legislazione, alle imprese locali. Verranno realizzate alcune circonvallazioni (Monte Benedetto a Merano, allacciamento centrale a Bressanone-Varna, Bronzolo, accesso alla val Badia, Castelbello, Chienes e Perca) e proseguiranno le azioni di sensibilizzazione verso una maggiore sicurezza nella circolazione stradale come visite di scolaresche al Safety Park di Vadena, le campagne “SOS Zebra” e “No Credit”.

Previsti inoltre ulteriori interventi migliorativi e di ampliamento della rete locale, attraverso la realizzazione della variante della val di Riga, il potenziamento della linea per Merano e dello snodo Ponte Adige-Terlano, la possibilità di incrementare l’offerta di corse tra i centri urbani. In aggiunta ai 16 treni Flirt in servizio oggi in Alto Adige arriveranno altri 7 convogli dello stesso tipo, attualmente in produzione. Si vuole incentivare anche la mobilità nel tempo libero attraverso bus e treno fino alle località di vacanza e alle aree sciistiche (l’esempio sono gli Skiexpress). In quanto alla mobilità transfrontaliera fra i passi concreti snocciolati: i treni diretti Bolzano-Innsbruck e Fortezza-San Candido-Sillian/Lienz, gli autobus transfrontalieri per il Cadore, Passo Rombo, la Svizzera. Si continuerà inoltre a lavorare sul collegamento ferroviario Venezia-Cortina-Pusteria, di quello Malles-Grigioni/Landeck e del collegamento fra Venosta e Lombardia. Riguardo al trasporto merci, è in fase di attuazione un pacchetto di misure per il trasferimento dalla strada alla rotaia. Si punta poi anche sull’incentivazione della mobilità elettrica (entro il 2020 si punta ad almeno 1000 auto elettriche circolanti in Alto Adige, con almeno 30 stazioni di ricarica entro il 2018) e dell’uso della bicicletta, sugli impianti a fune, sul carsharing il gruppo di lavoro sulla Green Mobility, incaricato di sviluppare strategie e misure per una mobilità “verde” e sostenibile.