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Guerra al gioco d’azzardo

Il Comune di Bolzano comunica alla Provincia l'elenco dei siti sensibili presenti nel raggio di 300 metri dalle sale gioco. Anche i “totem” hanno i giorni contati?

La questione era stata sollevata non più di qualche settimana fa da Luigi Nevola, ex consigliere comunale della Lega Nord e presidente del centro culturale “La Sentinella” che aveva denunciato la presenza di 60 totem sparsi in 46 pubblici esercizi puntando dunque i riflettori sugli effetti del gioco d’azzardo in Alto Adige. Ora, il Comune di Bolzano - fa sapere Hermann Berger, vice commissario con delega alle attività economiche - ha comunicato ai competenti organi provinciali, l'elenco dei siti sensibili presenti nel raggio di 300 metri dalle sale gioco operanti in città (in base a quanto previsto dalla Legge Provinciale nr. 13 del 2010). Il prossimo 31 dicembre scade il termine per la revoca da parte della Provincia delle autorizzazioni proprio per quelle sale video lottery con siti sensibili nel raggio di 300 metri. Se entro gennaio 2016 tali sale saranno ancora operanti l’amministrazione comunale provvederà ad emettere provvedimenti di chiusura.

Il Comune ribadisce, inoltre - come già espresso in una nota inviata il 10 novembre del 2014 in merito alla presenza dei "totem" nei pubblici esercizi -, la necessità di un "deciso e rapido intervento dell'amministrazione provinciale per apportare modifiche alla normativa provinciale relativa alla disciplina degli apparecchi da gioco, al fine di equipare a questi anche i 'totem' ovvero qualsivoglia tipologia di apparecchiature che consentano anche solo potenzialmente con collegamento online, attività di gioco con vincite in denaro". I totem sono di fatto veri computer che permettono diverse funzioni commerciali (fra cui le ricariche del telefono), ma che spesso vengono utilizzati per collegarsi a piattaforme di gioco online su siti legali e illegali, comunque vietati in base alle circolari dei Monopoli dello Stato. L’amministrazione comunale del capoluogo chiede inoltre che venga espressamente prevista una disposizione normativa che consenta la rimozione anche di quelli già installati entro un termine dall'entrata in vigore della nuova norma, analogamente a quanto avvenuto per le slot, affinché i Comuni possano provvedere a far rimuovere tutti i totem dai bar e quindi contribuire ad arginare il fenomeno del gioco d’azzardo.