Politik | Comunali

“Basta con la politica ‘scendiletto’ di Spagnolli”

Presentata stamattina la lista del Movimento 5 Stelle che correrà alle prossime elezioni comunali. Rieder vuole il ballottaggio.

Eterogenea e variopinta la lista dei candidati del Movimento 5 Stelle: tutti impiegati, commercianti, studenti, professionisti, insegnanti pronti a dare battaglia alle prossime elezioni comunali. A presentare tale lista, stamattina, una rappresentanza dei candidati stessi – fra cui Caterina Pifano e il giovane Max Elia Schweigkofler – la capolista Maria Teresa Fortini, il candidato sindaco Rudi Rieder nonché il consigliere provinciale Paul Köllensperger e il deputato Riccardo Fraccaro. “Vogliamo portare la democrazia diretta in Comune e attuare un bilancio partecipativo cosicché i cittadini abbiano la possibilità di vedere cosa verrà fatto con i loro soldi, un consiglio comunale aperto a tutti, questo è quello che auspichiamo per Bolzano”, esordisce Rieder ricordando alcuni di quelli che saranno i temi della campagna elettorale: l’ambiente, la salute, la ferma opposizione al megastore di Benko in sella al cavallo di legno. Il candidato sindaco annuncia poi l’intenzione di voler arrivare al ballottaggio con Spagnolli per vedere su quale carro saliranno a quel punto gli ecosociali.

Usciamo da dieci anni di politica ‘scendiletto’ del sindaco Spagnolli e del vicesindaco Ladinser che è sempre dipesa dalle decisioni della Provincia,  interviene successivamente Maria Teresa Fortini. La capolista ricorda il caso dell’inceneritore “che abbiamo accettato facendo buon gioco senza chiedere cosa ne pensassero i cittadini”, dell’aeroporto, dell’abbandono delle Pascoli. “Non bastavano gli ordini della Provincia – conclude Fortini – ma ora arrivano anche quelli del miliardario Benko che vuole utilizzare gli spazi pubblici per i suoi affari. È ora che i cittadini riprendano in mano le sorti di questa città”.

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Wilfried Meraner So., 29.03.2015 - 10:39

Una proposta: usciamo anche dalla politica delle offese?
Penso che la vostra critica sia giusta, ma:
sarebbe bello - e secondo me anche molto piú effettivo - se i partiti, anche quelli di opposizione, cercherebbero di usare nelle loro critiche un tono costruttivo dove possibile e non un linguaggio offensivo. Basta la parola 'scendiletto' per rendere impossibile una comunicazione vera. E anche se in questo caso la comunicazione non sará voluta, ma prima o poi lo sará?
Sono convinto che avrebbero piú successo sia con gli avversari che anche con gli elettori potenziali. Gli unici che possono trovare piacere in questi toni forti saranno elettori che giá non hanno stima per i criticati. Ma voi volete convincere anche gli altri, vero?
Del resto mi sembra che anche Paul Köllensperger cerca di tenere un tono costruttivo.
Con successo, direi.

So., 29.03.2015 - 10:39 Permalink