Kultur | Ricorrenze

L'Autonomia apre le porte

68 anni fa l'accordo di Parigi. Per la prima volta verrà "festeggiato" mediante un'iniziativa largamente pubblica. E Kompatscher definisce "illuminato" De Gasperi.

Si è sempre molto discusso su come (ma anche se) celebrare la ricorrenza del 5 settembre 1946, cioè la data della firma dell'accordo di Parigi da parte di Alcide De Gasperi e Karl Gruber. Celebrazione intesa come necessaria da chi vede in quel documento la “Magna Charta” dell'Autonomia (con la maiuscola) sudtirolese (e trentina) e dunque l'atto originario al quale l'intera regione deve il suo benessere (non solo economico) attuale.

Quest'anno avremo un'iniziativa particolare: Amministrazione, Giunta e Consiglio provinciale apriranno infatti le porte ai cittadini, invitandoli a guardare “dietro le quinte” dei servizi provinciali. L'azione coinvolge 19 sedi e diverse città (Bolzano, Merano, Brunico, Bressanone, Egna e Silandro) e sarà presentata lunedì prossimo (primo settembre) dal presidente del Consiglio provinciale, Thomas Widmann, e dal Landeshauptmann Arno Kompatscher.

Proprio quest'ultimo, rispondendo oggi (28 agosto) con una lettera a un editoriale polemico di Toni Visentini pubblicato ieri sul Corriere dell'Alto Adige – il giornalista rimproverava all'iniziativa di non essere adeguatamente solenne -, ha spiegato le ragioni di questa scelta: “Per poter essere apprezzata e considerata come propria, l'Autonomia non può essere rinchiusa nella sua turris eburnea, oggetto di studio e confronto tra studiosi, ma deve essere vissuta e toccata con mano. Credo che la decisione di non fare di questa data una kermesse internazionale con invitati eccellenti, ma di avere invece un occhio di riguardo e di massimo rispetto verso il cittadino sia un passo concreto per contribuire a creare la coscienza in ognuno di noi del valore reale e concreto di questa grande conquista”.

Interessante notare come Kompatscher, sempre nella lettera citata, valuti la figura di Alcide De Gasperi, considerato da molti sudtirolesi un “traditore” della (anche sua) vecchia patria austriaca e tirolese: “Il nostro compito – così il Landeshauptmann – è anche quello di fare prendere coscienza di ciò che due illuminati statisti come Alcide De Gasperi e Karl Gruber hanno posto in essere 68 anni fa”.