Chronik | Nera

12 coltellate hanno dissanguato Heuschrek

L’autopsia esclude l’ipotesi suicidio e autolesionismo, resta in piedi l’accusa di omicidio per Ester Quici. C’è stata una forte colluttazione fra i due.

I risultati dell'autopsia condotti ieri sul corpo di Alessandro Heuschrek, il 50enne trovato morto sabato scorso (21 marzo) nel suo appartamento in corso Libertà, non sembrano lasciare adito a dubbi: si tratterebbe di omicidio. La sua compagna, Ester Quici, gli avrebbe inferto dodici coltellate, nessuna delle quali tuttavia mortale. Dopo aver esaminato per tre ore il cadavere gli anatomopatologi Mattia Barbareschi e Gabriella Trenchi per l’accusa e Domenico De Leo hanno infatti concluso che la vittima sarebbe morta dissanguata, ma il caso resta piuttosto complesso.

La disposizione e la conformazione delle ferite escluderebbero gesti autolesionistici e suicidio, resta perciò plausibile l’accusa di omicidio per Ester Quici certificata anche dai numerosi graffi, escoriazioni ed ematomi – trovati sia sul corpo di Quici che del compagno – che  indicherebbero, secondo i medici, una forte colluttazione avvenuta fra i due. Lo testimoniano soprattutto le ferite sul labbro superiore e su altre parti del corpo della vittima. La donna avrebbe avuto la meglio sul compagno a causa dell’”handicap” fisico di quest’ultimo (era a casa in malattia con cinque costole incrinate e i medici avrebbero riscontrato anche altre patologie pregresse), poi avrebbe ripulito l’arma del delitto - il coltello - e l’avrebbe riposta in cucina.

Ancora da accertare il movente del presunto omicidio, gli inquirenti avranno tre mesi di tempo per esaminare i risultati dell’autopsia e gli esiti degli accertamenti che seguiranno. L’avvocato Enrico Lofoco, intanto, sulla base dei primi esami, sarebbe intenzionato a chiedere la scarcerazione della sua assistita Ester Quici.