Gesellschaft | Diritti

Dalla parte dei lavoratori

Il 1° maggio si celebra la Festa del lavoro, Stocker: “Domenica e festivi vanno tutelati, la liberalizzazione degli orari dei negozi è spinta verso il consumismo”.

Prende posizione l’assessora Martha Stocker, dopo l’incontro di questa mattina (29 aprile) a Castel Mareccio, nel capoluogo altoatesino, con i sindacati delle province di Trento e Bolzano. Tema dell’assemblea, a cui ha partecipato anche l’assessore trentino Alessandro Olivi, l’annosa questione del lavoro festivo e domenicale nel commercio in Regione, anche in vista della prossima Festa del lavoro del 1° maggio. Compatti, i rappresentanti sindacali avevano chiesto di porre fine alle liberalizzazioni senza controllo incalzando le province autonome: “Devono chiedere di ottenere nuovamente la competenza e regolare il lavoro in queste giornate”.

“I principali responsabili delle categorie economiche – ha detto Stocker – considerano oramai le domeniche e le giornate festive come un normale giorno di lavoro. Tutto questo all’interno di un contesto attuale dove in molti contratti di impiego vengono poste clausole di flessibilità quale condizione per l'occupazione dei lavoratori. A questo va aggiunto - spiega l’assessora - come alcune grandi catene, nonostante la decisione di tenere alzate le serrande anche nel corso di queste giornate, si rifiutino di applicare il contratto collettivo, decidendo di non pagare i bonus salariali per il lavoro svolto la domenica e nei giorni festivi”. Il decreto “Salva Italia” del governo Monti, varato a fine 2011 e entrato in vigore l’anno seguente - ha ricordato Stocker - stabilisce che in Italia un negozio possa restare aperto a sua discrezione, 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno, senza limitazioni territoriali o legate ai prodotti venduti. La completa liberalizzazione su questo fronte, legata agli interessi da parte delle categorie economiche, di fatto, ha limitato negli anni gli spazi di migliaia di lavoratori, costretti a prestare servizio di domenica, oltre che nei giorni festivi.

Secondo uno studio effettuato nel 2014 dall’AFI-IPL, l’Istituto per la promozione dei lavoratori di Bolzano, il 65% dei lavoratori giudica negativamente le aperture dei negozi durante la domenica e nei giorni festivi, esprimendosi contro tale forma di liberalizzazione. “Il lavoro è importante – conclude l’assessora – ma la domenica e i festivi vanno tutelati e devono rappresentare un’eccezione in tal senso. Queste giornate vanno dedicate al riposo, alla riflessione e all’incontro in famiglia. La completa liberalizzazione degli orari dei negozi è una mera spinta verso il consumismo che toglie spazio e valore al ruolo della famiglia nel contesto sociale”.