Gesellschaft | La protesta

“Ora pretendiamo garanzie”

Duro attacco dei sindacati ai vertici di Alperia: “Quando si tratta di management non si bada a spese ma sui lavoratori si risparmia”.

La fusione di Sel e Aew nel colosso Alperia avvenuta ufficialmente lo scorso 1° gennaio torna nel mirino dei sindacati Filctem, Flaei, Uiltec, Asgb che già a marzo avevano espresso forte preoccupazione in merito all’adeguamento dei contratti dopo l’accorpamento delle due aziende energetiche. “I vertici aziendali si sono occupati delle loro posizioni e dei loro compensi, autopromuovendosi e occupando le caselle di potere” dichiarano furenti i rappresentanti sindacali che ora vogliono “discutere di armonizzazione dei trattamenti per i lavoratori”, in modo da riconoscere “gli inquadramenti e la professionalità acquisita”.

Sotto accusa il management di Alperia, “quasi 25 alte cariche, che dopo essersi ritoccate profumatamente gli stipendi” - si parla di cifre fino a 260 mila euro annui - disdettano gli accordi (di cui godevano i lavoratori) per riformularli  al “ribasso”, puntano il dito i sindacati che lamentano inoltre poco coinvolgimento nelle riunioni della “commissione di vigilanza prima della fusione - sebbene i vertici di Alperia lo avessero garantito - in modo tale di poter fare tutto di nascosto e senza intrusioni”. La critica investe anche le politiche pubblicitarie condotte da Alperia “che promette sconti mirabolanti sull’energia, mentre il prezzo dei kWh è determinato dall’Autorità per l'energia e il gas che autorizza ribassi solo per minime percentuali”.

Le OO.SS. precisano che non sono stati mai sottoscritti accordi con Alperia dal momento che non era stato riconosciuto alcun trattamento di miglior favore al momento del passaggio dei lavoratori e restano sulle barricate. “Nostro obiettivo è quello di farci promotori di tutte quelle azioni che riterremo utili non solo a garantire la professionalità e i diritti dei lavoratori e lavoratrici del gruppo Alperia, ma anche a salvaguardare, per tutta la società altoatesina, un servizio di qualità come è stato negli ultimi anni”, affermano i sindacalisti invitando le Autorità politiche a chiedere spiegazioni ai vertici aziendali sul comportamento finora avuto “e che fino ad oggi ha unicamente portato loro lauti guadagni”. Incontro - dicono - “che auspichiamo avvenga alla nostra presenza”.