Gesellschaft | La replica

“Da censurare è la nostra dipendente”

Manifesto bloccato: il sindaco di Bolzano Spagnolli respinge le accuse. “Non ne sapevamo nulla, la dipendente dovrà risponderne, non siamo bigotti”.

La vicenda è quella relativa al manifesto promozionale dello spettacolo teatrale Die Wanderhure in scena dal 3 giugno al 3 luglio a Castel Roncolo e che - come riportato nell’articolo di Salto Bigottes Bozen - avrebbe messo in imbarazzo il comune.  

Il sindaco Spagnolli è particolarmente indispettito, anche a causa del periodo delicato che coincide con le trattative volte a formare il nuovo governo del capoluogo. E ci tiene a mettere in chiaro come sono andate le cose. 

“Non è vero che la questione sia stata portata in consiglio comunale. Si tratta di una decisione presa a mia insaputa da parte di una dipendente che si è attivata in questo senso e che sarà sottoposta ad un procedimento perché dovrà risponderne.”

Ma al di là dei fatti, qual è il pensiero del sindaco in merito al manifesto?

“Posso affermare che se il manifesto fosse veramente arrivato in giunta, come la dipendente si era riproposta di fare, la giunta lo avrebbe senz’altro autorizzato. Quel manifesto andava benissimo.”