Politik | Energia

“Inopportuna la conferenza stampa di SEL e AEW”

Per Guido Margheri la fusione è “un'operazione priva di un piano industriale e della riforma del sistema in grado di rimuovere il conflitto di interessi della Provincia".

Questa mattina Sel e Aew hanno solennemente presentato i termini della loro fusione, a pochi giorni dal pronunciamento definitivo dei comuni di Bolzano e Merano (proprietari di Aew). 

La conferenza stampa che ha presentato l’operazione è stata definita dal consigliere comunale di Sinistra e Libertà Guido Margheri: “fuori luogo e comunque piena di omissioni”. 

Il consigliere nonché presidente del consiglio comunale bolzanino ha affermato che “società pubbliche strategiche non dovrebbero darsi alle facili campagne promozionali”, lasciando ad intendere che in consiglio comunale non è ancora detta l’ultima parola sull’assenso definitivo alla fusione tra le due società. 

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Palaia Renato Fr., 30.01.2015 - 18:05

Non riesco ad entrare nel merito del parere di Margheri, non perchè abbia un'opinione contraria, ma semplicemente perchè il consigliere comunale non esplica il giudizio di “fuori luogo e comunque piena di omissioni” dato alla conferenza stampa. Ho seguito un pò da lontano la storia della fusione fra SEL e AE e quindi una maggiore spiegazione di dettaglio delle varie prese di posizione sarebbe utile alla mia comprensione, come a quella di altri.

Fr., 30.01.2015 - 18:05 Permalink
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Massimo Mollica Di., 03.02.2015 - 15:46

Mi chiamo Massimo Mollica, sono nato a Bolzano e lavoro presso la SEL SpA, nel reparto IT, da circa 6 anni.
Mi permetto di commentare quanto affermato dal signor Margheri e rispondere anche indirettamente al sig. Palaia.
Quando entrai nel mondo dell'energia, presso Eneco Energia SpA (al 90% Edison), il panorama era ben diverso da quello che è oggi. Enel era fortissima, Edison altrettanto e muoveva "guerra" alla stessa Enel. Poi c'era la tedesca Eon con l'obbiettivo di espandersi ma già s'intravedeva l'espansione della francese Edf.
In 5 (cinque) anni, le cose sono cambiate. Enel rimane forte anche se ha bisogno di liquidità (e infatti vende le partecipate come quella in SE-HYDROPOWER), Edison in pratica non esiste più perché è di Edf (e una parte di A2A), Eon ha dismesso tutti i suoi investimenti e sta entrando preponetemene in Italia la società cieca Eph.
Mi scuso per tale e incompleta esposizione (che rappresenta solo la punta di un iceberg), ma é per dimostrare che il mondo energetico, così come altri mondi economici, non è statico ma in continua evoluzione. E in tale contesto ci sono pure AE e SEL AG, che ai nostri occhi rappresentano tutto, ma nel mondo non sono praticamente nulla.
Sia AE che SEL rappresentano due belle realtà locali (e sottolineo locali) formate da professionisti (e sottolineo professionisti) [con buona pace di Rudi Rienzner, ad di Sev].
Perché poi il succo sta tutto qua: i politici vedono il mondo dell'energia come una grande fabbrica di soldi, ma ci si dimentica purtroppo che, per garantire a ogni cittadino di poter accendere la luce, dietro c'è la costante attività di controllo e prevenzione da parte di personale qualificato, che fa tale attività da parecchi anni.
E la recente storia locale, contraddistinta da piccoli problemi, ci ricorda che gestire l'energia è altamente rischioso e non privo di guasti, ma l'importante è monitorare costantemente tutta la filiera e intervenire in modo competente, per evitare tragedie ben più gravi! [e sarò anacronistico, ma considero che la vita di un singolo essere umano valga più di tutti i soldi che ci sono ora in ballo].
Se a questo si aggiunge che tali aziende locali (e sottolineo locali) contribuiscono in modo diretto, mediante l'elargizione di soldi, slegati dal contesto economico, al bene comune [questa sì una particolarità locale], ecco che allora si manifesta l'importanza di difenderle, di proteggere tale realtà dall'economie mondiali. In fondo i cugini trentini hanno costituito un'unica società, perché noi dovremmo averne due?
Credo, infine, che le osservazioni del sig. Margheri esulino dalla fusione in sé ma nascano da quello che viene considerato lo scandalo del secolo.
Il motivo di tutti i problemi del mondo: le famose concessioni!
Scandalo che ha permesso a molti, ben più che navigati, politici di ottenere visibilità con le loro sentenze.
Questo è un discorso a parte che richiede ben più di una riflessione. Dico solo che:
1) la SEL di oggi è completamente cambiata rispetto ad all'ora e tutte le persone coinvolte sono state sostituite.
2) il progetto di preservare le competenze del luogo e creare una realtà di cui ne beneficino tutti i cittadini (com'è la SEL di adesso!) rimane valido, alla faccia di chi la contesta e si dice di sinistra.
3) le concessioni verranno riviste e finalmente si saprà quali sono le migliori (notizia di questi minuti è che la centrale di S. Antonio è stata riassegnata alla Eisackwerk).
E qui concludo perché ne avrei da scrivere per un libro intero.

Di., 03.02.2015 - 15:46 Permalink