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Fondo sanitario integrativo attivo entro il 2015

Si sta concretizzando l'intesa del 2012 per garantire ai lavoratori altoatesini copertura al di là dei livelli essenziali di assistenza.

Servono 30mila aderenti come massa critica per far partire un fondo sanitario integrativo in Alto Adige. Ed i soli dipendenti pubblici sono oltre 35mila. Siamo vicini alla conclusione di un percorso lungo in Provincia di Bolzano, mentre Sanifonds Trentino già la prossima settimana avrà stabilito quali sono le prestazioni garantite dal fondo. Si parla delle prestazioni che sono al di fuori dei Lea, i livelli essenziali di assistenza. Entro il 2015 il fondo sanitario sarà attivo ed entro fine estate un tavolo di lavoro deciderà quali saranno le prestazioni coperte. L'assessore Martha Stocker prosegue sulla linea della cautela...

«L'importante è che tutti siano d'accordo, pubblico e privato, nel fare assieme».

Quanto verseranno i datori di lavoro in media nel fondo?

«Dipenderà dal contratto, in media saranno circa 130 euro annui. Più alto sarà il numero degli iscritti migliori saranno le condizioni per gli iscritti stessi».

Parlando di fondi integrativi l'Alto Adige, visto l'invecchiamento della popolazione, ha bisogno di ragionare in direzione di un fondo per la non autosufficienza?

«Si tratta di una discussione fatta già qualche anno fa. Con il sistema attuale non vedo la necessità di creare fondi per la non autosufficienza. Per i prossimi 5-10 anni non vedo una crescita tale da dover ragionare su questo strumento. Finanziamo direttamente i quattro livelli di non autosufficienza dalle voci del bilancio provinciale e penso che potremo farlo anche nei prossimi anni». 

Per un approfondimento più tecnico viene d'aiuto Markus Obermair, direttore di Pensplan.

Questo fondo sanitario potrà entrare come "bonus" nei rinnovi contrattuali, vista anche la difficoltà attuale nel reperire risorse?

«Vi sono alcune categorie che non hanno dei fondi sanitari integrativi, come ad esempio il settore pubblico. Diventando quello dell'Alto Adige un fondo locale stiamo cercando di farlo applicare in tutti i contratti di secondo livello».

Quanto verrà versato a seconda delle diverse categorie di lavoratori?

«La media è attorno ai 10-12 euro mensili. Per i contratti nel sociale si andrà circa su 60 euro annuali, mentre per settori come quello dei bancari la cifra sarà attorno ai 500 euro annui. I dirigenti supereranno i mille euro».

Quali prestazioni extra Lea potranno entrare in questo fondo integrativo?

«La legge parla di un 25% di prestazioni legate alla non autosufficienza, quindi cure legate a denti ed occhi. Sarà un fondo libero, per il quale Pensplan potrà offrire servizi gratuiti seguendo quattro regole: prestazioni extra Lea, se sarà necessario un ticket verrà concordato con l'assessorato, 25% delle prestazioni per la non autosufficienza, regime del fondo validato dall'assessorato». 

Ci sono accordi con la Provincia per far entrare direttamente i dipendenti pubblici in questo fondo?

«In Trentino la Provincia verserà 128 euro per ogni dipendente, l'intendimento è quello di percorrere la stessa strada in provincia di Bolzano».

Ci sarà anche un fondo che riguarderà non solo i lavoratori dipendenti, ma anche autonomi e libero-professionisti?

«Nel protocollo d'intesa del 2012 si è già prevista la creazione di un secondo fondo, aperto a tutti».