Chronik | Bolzano

Alla ricerca della sorgente perduta

Proseguono le ricerche della sorgente radioattiva smarrita ormai quasi tre settimane fa. Flavio Ruffini ripete: “Escluso qualsiasi rischio per la popolazione”.
Acciaierie Valbruna
Foto: Acciaierie Valbruna

Ormai sono passate quasi tre settimane, ma della sorgente radioattiva smarrita dalle Acciaierie Valbruna di Bolzano ancora non ci sono tracce. Lo fa sapere l’Agenzia provinciale per l’ambiente venerdì (30 settembre) pomeriggio. “Non è ancora stato ritrovato il misuratore di livello contenente una sorgente radioattiva, e i controlli proseguono senza sosta”, scrive l’Agenzia in un comunicato. Precisando che nei giorni scorsi sarebbe stato messo in funzione un apposito portale attraverso il quale viene fatto passare tutto il materiale del parco rottami. Il portale è dotato di due detector molto sensibili con collimatori per ottimizzare il rapporto segnale/rumore. “La soglia è stata tarata proprio in funzione della specifica tipologia di sorgente che si sta cercando e della specifica matrice all'interno della quale essa si trova”, informa l’Agenzia per l’ambiente.

“Solo il materiale che supera questo controllo viene fuso - spiega il direttore Flavio Ruffini - e un ulteriore controllo viene effettuato sui provini di tutte le colate mediante spettrometria gamma, una tecnica analitica avanzata che consente di identificare i singoli isotopi radioattivi. Il monitoraggio costante sul livello di radioattività permette comunque di escludere qualunque rischio per la popolazione”. La procedura avviata nei giorni scorsi proseguirà anche all'inizio della prossima settimana.