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Ennesima “svolta” nella campagna elettorale: Giovanni Benussi si propone nuovamente come sindaco di Bolzano. E Casapound lo segue.

Se mai avessimo avuto il vago sospetto che questa campagna elettorale fosse già caratterizzata da un certo anacronismo, autoreferenzialità e poca innovazione, l'annunciata candidatura dell’architetto Giovanni Ivan Benussi a sindaco di Bolzano sembrerebbe essere, in tal senso, un'appropriata cartina al tornasole.

Benussi, lo ricordiamo, venne eletto primo cittadino del capoluogo altoatesino nel 2005 (sostenuto allora da An, FI, Dc, Lega Nord, Unitalia e Lista Benussi) con appena 7 voti di scarto rispetto al sindaco uscente Giovanni Salghetti Drioli, candidato di Svp, Ds, Sdi, Rifondazione comunista, Margherita, Idv, Verdi, Udc e Projekt Bozen. Benussi non riuscì tuttavia a governare perché non fu in grado di raccogliere una sua maggioranza in consiglio comunale e dovette quindi dimettersi. Sei mesi dopo vennero indette nuove elezioni che Spagnolli vinse. Passò qualche anno e l’architetto, nel 2013, venne “sedotto” dai tecnocrati anti-spread di Scelta Civica, movimento a cui aderì e con il quale si candidò alle provinciali, ottenendo poco più di 700 preferenze.

Ebbene ora Giovanni Benussi è tornato, fionda nella tasca posteriore, per sfidare Golia-Spagnolli. E non sarà solo, dalla sua ha infatti l’appoggio di Casapound (e probabilmente anche di Unitalia) che, attraverso Andrea Bonazza, coordinatore regionale di Cpi, descrive Benussi come “un uomo coerente, abituato a combattere per i suoi valori e che dalla politica ha ricevuto finora solo delusioni”. Consapevoli del fatto che nessuno goda “realmente di credibilità da parte della popolazione”, gli esponenti del movimento sono tuttavia convinti che “la candidatura di Benussi possa creare un fronte compatto della maggioranza degli elettori, ormai esausti dopo un devastante decennio di giunta Spagnolli”. Per guidare Bolzano, dice Bonazza, Benussi è l’uomo giusto, “attivo nell'associazionismo sociale e identitario, integro, determinato e soprattutto senza ambizioni finanziarie o carrieristiche”.

Dei contenuti della proposta politica, tuttavia, ancora non si parla, ma Benussi assicura che verranno svelati a breve. Quel che è certo è che l’impegno di riportare Bolzano agli antichi fasti sembra essere la priorità dell’ex sindaco. Purché tenga bene a mente la lezione da fumetto per eccellenza: “da un grande potere derivano grandi responsabilità”.