Chronik | Salute

Sanità, nuove regole

L'Asl punta alla semplificazione: con l'atto approvato dalla giunta provinciale si dà il via al riordino del settore amministrativo con una gestione collegiale.
sanità
Foto: upi

“Dieci anni fa sono state unificate in un’unica azienda sanitaria le quattro aziende esistenti in precedenza. Ora occorre semplificare, unificare e mettere in rete le realtà che la compongono per evitare, grazie a un management moderno e adatto a un’azienda con quasi 10.000 dipendenti, che si creino disparità interne e confusione gerarchica”, a dirlo è l’assessora alla salute Martha Stocker dopo il recente ok della giunta provinciale alle “Linee guida per la stesura dell’atto aziendale dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige”, punto focale del percorso di attuazione della riforma amministrativa del settore sanitario. Obiettivi prioritari sono dunque l’unificazione e la semplificazione del comparto amministrativo volti a un miglioramento degli standard dei servizi offerti.

Già nel maggio 2017 erano state approvate le linee guida per l’approvazione dell’atto aziendale, che è entrato in vigore a partire dal 28 dicembre scorso con il via libera da parte della giunta provinciale. Il documento approvato si riferisce esclusivamente al settore amministrativo e mira a un riordino complessivo di tutto il comparto ponendo le basi per la realizzazione dei servizi di supporto e amministrativi unificati a livello provinciale previsti dalla legge. Si tratta, in sostanza, di servizi di supporto per gli “utenti interni”, cioè per i servizi ed i dipendenti dell’azienda che svolgono le prestazioni nell’ambito sanitario. Il ramo clinico sarà invece riservato a una fase successiva.

 

Le novità

 

La direzione dell’azienda sanitaria rimarrà in capo al direttore generale, coadiuvato dal direttore sanitario, dal direttore amministrativo e dal direttore assistenziale, ma nel nuovo pool dirigenziale entreranno a far parte anche i direttori di comprensorio. Ma non è tutto. Verrà istituito ex novo un Collegio per il governo clinico, contenente un rappresentante per ciascuna delle categorie professionali del settore sanitario. “Solo attraverso una gestione collegiale - spiega Stocker - è possibile una reale collaborazione fra le diverse realtà che consentono all’azienda sanitaria di funzionare e un miglioramento costante degli standard sanitari a livello provinciale nel settore del sistema sanitario”.

Ci saranno d’ora in avanti ripartizioni operative a livello aziendale, e quindi non più a livello comprensoriale anche se la loro collocazione operativamente resterà immutata. In generale rimarrà quindi in vigore il principio di una suddivisione equilibrata dei servizi tra i vari Comprensori. Tutti gli uffici verranno assegnati alle ripartizioni operative a livello aziendale per definire in maniera unificata a livello aziendale tutti i processi amministrativi. Con il nuovo assetto aziendale le strutture dirigenziali verranno ridotte dalle 23 precedentemente esistenti a solo 15. Inoltre per la prima volta viene creata la ripartizione sviluppo del personale che avrà un ruolo strategico importante, unitamente alla ripartizione amministrazione del personale. Il reperimento di personale medico a livello europeo sarà uno dei ruoli chiave di queste ripartizioni.