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Il pasticcio delle fatture elettroniche

Partenza con intoppo per la nuova piattaforma dell’Agenzia delle Entrate. Corrarati (CNA): “Si chiede alle ditte di cambiare passo, ma il Paese non le segue a ruota”.
Agenzia entrate
Foto: Adnkronos

Dal 1° gennaio 2019 tutti gli imprenditori hanno l’obbligo di emettere fatture elettroniche e inviarle digitalmente, qualunque sia il cliente, privato o pubblico. Il nuovo portale dell’Agenzia delle entrate creato ad hoc per gestire la fatturazione telematica, colonna portante nella lotta all’evasione dell’Iva, è partito però con qualche intoppo.

Nonostante il milione e mezzo di fatture elettroniche scambiate dal primo gennaio sul sistema di interscambio Sdi - secondo quanto attestano i primi dati -  mercoledì 2 gennaio il sistema è rimasto bloccato per diverse ore e anche gli uffici dell’Agenzia delle Entrate di Bolzano e Trento hanno confermato il disservizio del sistema nazionale e assicurato che i problemi erano in corso di risoluzione. Molti operatori che hanno cercato di inviare per conto di clienti le prime fatture dell’anno si sono trovati di fronte al messaggio “Il sistema non è al momento disponibile”. Il problema è stato poi risolto.

 

 

“Si spera che non ci siano altri disservizi, soprattutto in questa delicata fase di avvio che comporta inevitabili incertezze procedurali da non rendere ancor più pesanti a causa di guasti del sistema - riferisce in una nota Claudio Corrarati, presidente della CNA Trentino Alto Adige -. Come spesso avvenuto in passato si chiede alla imprese di cambiare passo, ma il sistema Paese non le segue a ruota”. Per Corrarati la digitalizzazione della burocrazia e del fisco non può essere realizzata solo dagli imprenditori, che si accollano peraltro costi ulteriori.

“Il cambio di passo deve essere simultaneo per le imprese e per gli uffici pubblici nazionali, regionali e provinciali e per le Agenzie fiscali. Anche le Province autonome di Bolzano e Trento - conclude il numero uno della CNA - facciano tesoro di quanto sta avvenendo per la fatturazione elettronica, affinché ogni cambiamento finalizzato alla digitalizzazione di burocrazia e fisco non comporti solo nuovi oneri a carico delle imprese, ma tenga conto della necessità di adeguare e testare per tempo i sistemi software degli uffici e preparare nel miglior modo possibile i dipendenti della pubblica amministrazione”.