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L'internazionale anti-Europa che avanza

Uno spettro si aggira per l'Europa: si chiama sovranismo. L'amicizia fra Salvini e Putin, la Meloni dai repubblicani Usa: ecco cosa si muove in attesa del voto di maggio.
Il Parlamento UE
Foto: Europarlamento

Su Instagram sembra “solo” una bionda, avvenente influencer russa di 21 anni. Ma l’innocente Elizaveta Peskova è la punta dell’iceberg di un conflitto diplomatico che riguarda i rapporti tra Mosca, Parigi e Bruxelles. Figlia di Dmitry Peskov, che di lavoro fa il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, da settimane Elizaveta sta facendo parlare di sé le diplomazie mondiali. Alla vigilia delle elezioni europee forse più difficili della storia dell’Unione, dallo scorso novembre la giovane ha accesso a tutta la documentazione del Parlamento Europeo riguardante l’attività della Commissione per gli affari esteri, della Sottocommissione per la sicurezza e la difesa dell'Europarlamento e della Delegazione alla commissione di cooperazione parlamentare UE-Russia.

"A very specific kind of trolling" ha detto l'eurodeputato lettone Loskutovs a proposito dell'incarico di Elizaveta Perkova al Parlamento Europeo

Come? Il suo datore di lavoro è l’eurodeputato francese Aymeric Chauprade, che di tutti questi organi UE è componente. Già membro del Front National dal 2013 al 2015, e fondatore nel 2016 del nuovo partito Les Français libres, Chauprade fa parte di quella che è già stata ribattezzata l’Internazionale antieuropeista che comprende fra gli altri gli euroscettici di Nigel Farage in Gran Bretagna (note le sue posizioni pro Brexit) e i M5S in Italia. I primi ad allarmarsi sono stati proprio gli europarlamentari delle repubbliche baltiche, che con il deputato UE lettone Aleksejs Loskutovs hanno parlato di “a very specific kind of trolling”. Dev’essergli parso un brutto dejà vu: Loskutovs e colleghi hanno subito letto nell’incarico di Peskova l’ennesimo segnale della politica internazionale aggressiva dei moscoviti, che trova in Chauprade – già osservatore internazionale al referendum-farsa dopo l'invasione militare della Crimea nel 2014 – uno dei più fedeli sostenitori.

"Elizaveta ha pieno diritto di fare le esperienze di qualsiasi altro studente-stagista. Questa è una cospirazione Russofobica" è stata la replica del francese Chauprade

Difendendo la sua stagista e rivendicandone i diritti “come qualsiasi altro studente-stagista”, Chauprade ha parlato di “cospirazione Russofobica”. Lo scoop è stato diffuso in esclusiva il 25 febbraio scorso da Radio Free Europe/Radio Liberty, un'organizzazione per le comunicazioni ed emittente radiofonica fondata dal Congresso degli Stati Uniti la cui sede europea si trova a Praga. Nei giorni successivi la notizia è deflagrata sui media di tutto il mondo, dal Washinton Post a BBC News, da Repubblica a Libero.

"La nuova Europa dev'essere vicina alla Russia. Lo renderemo possibile insieme a Strache, Alternativ für Deutschland, Marine Le Pen e Orbàn" sostiene Savoini, ex portavoce di Salvini

Alla Russia come collettore internazionale delle forze sovraniste contrapposte a Europa e Stati Uniti guarda anche la Lega del vicepremier Matteo Salvini. Secondo un’inchiesta esclusiva pubblicata dall’Espresso, lo scorso 17 ottobre 2018 a margine di un convegno organizzato a Mosca da Confindustria Russia Salvini ha incontrato in gran segreto il suo omologo Dmitry Kozak, delegato agli affari energetici della Federazione. Secondo i giornalisti dell’Espresso Giovanni Tizian e Stefano Vergine, obiettivo dell’incontro sarebbe stato quello di organizzare la vendita da parte della compagnia di Stato russa Rosneft di un grande quantitativo di gasolio all’italiana Eni. Regista dell’affare, riferiscono Tizian e Vergine, sarebbe stato l’ex portavoce di Matteo Salvini, il fondatore dell’associazione Lombardia-Russia Gianluca Savoini. Il giorno dopo l’incontro fra Salvini e Kozak, Savoini vede il manager russo vicino a Kozak Ylia Andreevich Yakunin e gli confida: “La nuova Europa dev’essere vicina alla Russia. Non dobbiamo più dipendere dalle decisioni di illuminati a Bruxelles o in Usa. Vogliamo cambiare l’Europa insieme ai nostri alleati Heinz-Christian Strache in Austria, Alternativ für Deutschland in Germania, la signora Le Pen in Francia, Orbàn in Ungheria Sverigedemokraterna in Svezia”. I dettagli sull’affare tra la russa Rosneft e l’italiana Eni non sono noti, così come non è noto agli autori dell’articolo se il contratto sia stato poi effettivamente sottoscritto. Il quadro geopolitico, però, emerge con chiarezza.

"Il vento del cambiamento ha valicato le Alpi" è stato l'annuncio del vicepremier Di Maio dopo aver incontrato il leader dei gilet gialli francesi Chalençon

E l’attività dell’Internazionale antieuropeista non si ferma qui. Per citare il vice premier pentastellato Luigi Di Maio che un mese fa incontrò il portavoce dei gilet gialli francesi Christophe Chalençon, “il vento del cambiamento ha valicato le Alpi”. Anche la candidatura di Chalençon con una propria lista alle elezioni del prossimo maggio è l’ennesimo favore a chi, da dietro le quinte, lavora per un’Europa debole. Dall’altra parte dell’Atlantico ha “seminato” invece Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia. Esponente dell’euroscetticismo italico in aria di fusione con il governo gialloverde, nei giorni scorsi Meloni si è detta pronta ad accogliere fra i conservatori europei proprio il premier ungherese Viktor Orbàn, minacciato di espulsione dal PPE. Proprio per “rafforzare il fronte conservatore” che a Bruxelles si ritrova nell’Alleanza dei conservatori e dei riformisti in Europa (ACRE) fondata nel 2010, la leader di Fratelli d'Italia ha tenuto a inizio marzo a Washington un intervento alla CPAC, la convention dei conservatori Usa alla quale è intervenuto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

"L'Unione Europea è un'entità non democratica imposta sulle nazioni europee da élite globali nichiliste" l'appello di Giorgia Meloni alla convention 2019 dei conservatori Usa a Washington

Rivolgendosi in inglese alla platea, Meloni ha attaccato l'attuale architettura dell'Unione Europea, definendola "un'entità non democratica imposta sulle nazioni europee da élite globali nichiliste guidate dalla finanza internazionale" che hanno portato "immigrazione senza controllo per distruggere l'identità europea e importare forza lavoro a basso prezzo, politiche di austerità che hanno indebolito l'economia reale a favore degli speculatori finanziari e un'economia globale senza regole che favorisce le compagnie multinazionali a discapito della produzione locale".

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Karl Trojer Di., 12.03.2019 - 17:07

La prima colazione, il pranzo, la cena dei sovranisti sono :
- il caos delle idee
- la culura delle paure
- il distorgimento delle verità...
i loro idoli sono tipi come Trump ed alcuni esponenti delle destre europee, usurpatori delle svraiate pubblicità e populisti onnipresenti nei media....
La Unione Europea ha tanti difetti, ma molti più pregi, ed è uno staordinario progetto di pace che non va tradito ! Occorre concentrarsi su pochi ma essenziali valori europei come il rispetto reciproco e l´apprezzamento delle diversità. Vanno meglio sviluppati la logica delle sussidiarietà, la solidarietà sociale, la comune politica estera, la difesa da aggressioni esterne (non per ultimo dalla prepotenza delle speculazioni finanziarie), e una decisa salvaguardia del clima ! La UE va trasformata in una federazione di Stati che sono disposti a cedere la loro sovranità sui temi anzi citati al parlamento e governo federale. Se la UE si deve sottomettere alle sovranità degli Stati, essa perderà se stessa e in trent´anni saranno i cinesi o altre forze globali a imporrci chi siamo e come dobbiamo agire....

Di., 12.03.2019 - 17:07 Permalink