Chronik | L’interrogazione

“Rimpatri quadruplicati”

Kompatscher risponde a Ulli Mair sul numero di stranieri colpevoli di reati e rinviati in patria. Calano invece gli ordini di espulsione: 161 nel 2017, 128 nel 2018.
Rimpatri
Foto: NewsstandHub

Quanti stranieri “punibili” per aver commesso reati sono stati espulsi negli anni 2017 e 2018 in Alto Adige? Per quali motivi? E quanti sono i cittadini di altre nazionalità rimpatriati oppure riconsegnati ai Paesi di provenienza nello stesso periodo? Sono i quesiti contenuti nell’interrogazione depositata in consiglio provinciale il 26 novembre scorso da Ulli Mair (Die Freiheitlichen). Ed è arrivata la risposta di Arno Kompatscher: il numero dei rimpatri effettuati - diversi dalle espulsioni, che sono un ordine impartito dal questore allinteressato, che può rispettarlo o meno - sono “quadruplicati” nel 2018 rispetto all’anno prima.

Secondo quanto comunicato dal commissariato del governo, nel 2017 sono state ordinate in totale 161 espulsioni, la maggioranza delle quali concernenti persone dai Paesi del Maghreb. Nel 2018 il dato è diminuito a 128 (Arno Kompatscher)

Non è possibile rispondere nel dettaglio alle singole questioni, perché mancano per l’appunto dati esaustivi” argomenta il presidente della Provincia di Bolzano nella replica alla consigliera provinciale datata 8 gennaio. “Secondo quanto comunicato dal commissariato del governo, nel 2017 sono state ordinate in totale 161 espulsioni, la maggioranza delle quali concernenti persone dai Paesi del Maghreb”. 

 

 

Nella replica Kompatscher precisa come “nel 2018 il numero di tali espulsioni” sia “diminuito” e dunque “alla data odierna - l’8 gennaio, ndr - parliamo di 128 espulsioni avvenute in seguito al compimento di atti puniti dalla legge”. 

In questo contesto dobbiamo considerare che rispetto all’anno precedente il numero degli stranieri portati nei centri di rimpatrio o al confine è notevolmente aumentato: è quadruplicato

Il governatore prosegue sottolineando che “in questo contesto dobbiamo considerare che rispetto all’anno precedente il numero degli stranieri portati nei centri di rimpatrio o al confine è notevolmente aumentato: è quadruplicato”.

Per completezza - aggiunge - va considerato che secondo i termini di legge le persone contro le quali è già stato emesso un ordine di espulsione dal territorio statale e che però si rendono nuovamente reperibili qui devono essere nuovamente forzate ad andare via, o riaccompagnate nei centri di espulsioni oppure portate al confine”.