Gesellschaft | Intervista

Avvicinare i giovani alla matematica

Intervista a Maria Letizia Bertotti, docente dell'unibz, che presenta il PI-DAY, che si svolgerà il 14 marzo 2019 dalle ore 9 alle ore 11.30.
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Foto: CC0

Intervista di Lisa Bringhenti

 

Maria Letizia Bertotti, docente di ‘Analisi Matematica 2’ presso la Facoltà di Scienze e Tecnologie della Libera Università di Bolzano, presenta il PI-DAY, che si svolgerà il 14 marzo 2019 dalle ore 9 alle ore 11.30.

La data del 14 marzo, o in formato anglosassone 3/14, riprende infatti il valore approssimato della più famosa costante matematica, il π: il giorno perfetto per celebrare quindi la Giornata mondiale del Pi Greco, in occasione della quale la Libera Università di Bolzano invita studenti, appassionati e curiosi a partecipare a una mattinata di seminari di ambito matematico e scientifico.

 

Professoressa Bertotti, in cosa consistono i seminari offerti?

Il 14 marzo presentiamo dei seminari di carattere divulgativo su argomenti scientifici, che esemplificano come la matematica e la fisica siano discipline utili e presenti anche nella vita quotidiana. Vi saranno due seminari, uno in italiano e uno in tedesco, in modo da consentire a tutti di partecipare e comprendere al meglio le tematiche affrontate. I temi di quest’anno vanno in due direzioni diverse. Il seminario tedesco, ‘Die Geometrie der Bewegung eines Roboters’, riguarda il ruolo degli strumenti matematici dell’algebra lineare nello studio dei movimenti di robot o altri meccanismi. Sarà tenuto dal Professor Hans-Peter Schröcker dell’Università di Innsbruck, esperto in questo ambito. Il seminario italiano, ‘L’efficienza del caso’, sarà invece tenuto dal Professor Andrea Rapisarda dell’Università di Catania, che mostrerà come un approccio scientifico prevalentemente ispirato dai metodi della fisica consenta di investigare e comprendere anche problematiche e temi di ambito socio-economico.

 

Ci può fare un esempio?

Il Professor Rapisarda, ad esempio, mostrerà come sia possibile avere un Parlamento più efficiente e democratico inserendo al suo interno dei parlamentari sorteggiati, anziché eletti. Si tratta di ricerche che ci mostrano l’importanza del metodo scientifico in ambiti pratici e di vita quotidiana. In merito, il Professor Rapisarda ha vinto nel 2010 il premio Ig Nobel, il quale riconosce e premia ricerche un poco strane, apparentemente assurde, che in un primo momento fanno sorridere, ma in un secondo momento fanno riflettere.

 

A chi sono rivolti i seminari del Pi-Day?

Idealmente i seminari sono rivolti agli studenti delle scuole superiori, ma sono aperti a chiunque sia interessato. I seminari saranno a carattere divulgativo, quindi non richiederanno competenze molto specifiche. Vogliamo anche cogliere quest’occasione per sottolineare che la ricerca matematica sta continuando ad avanzare. La matematica, contrariamente a ciò che molti pensano, non è uno studio astratto e avulso dal nostro mondo, ma è costantemente presente nella nostra vita quotidiana. Ad esempio, il contributo della matematica si cela dietro alle porte automatiche di un supermercato, dietro al navigatore satellitare con cui ci orientiamo, o dietro alla TAC in ospedale. Però, a differenza di altre discipline, la ricerca matematica fornisce metodi e strumenti che in genere non sono immediatamente applicabili, motivo per cui molti non riescono ad apprezzarne l’importanza concreta.

 

Il nostro obiettivo è quello di fornire degli esempi che destino la curiosità dei giovani e che facciano loro capire che l’approccio scientifico può portare verso direzioni interessanti e concrete.

 

Ci può dare un esempio attuale e pratico di come la ricerca matematica stia progredendo?

Un esempio di tematiche estremamente importanti di cui ci occupiamo al momento è la formazione della disuguaglianza economica, che nel mondo cresce in maniera preoccupante. La matematica è in grado di fornire strumenti attuali per modellare, spiegare e prevedere l’insorgere di fenomeni di questo genere, permettendo al contempo di capire come intervenire per contrastarli. Un'altra tematica recente è lo studio dei network, delle reti. Si pensi per esempio alla diffusione di un’epidemia: decenni fa, problemi di questo tipo erano studiati con poche equazioni, considerando poche variabili. Oggi invece si analizza l’intero network delle persone infette e suscettibili, le loro relazioni e frequentazioni, ovvero tutte le connessioni tra i nodi di una rete. In questo modo, è più facile predire le modalità di propagazione dell’epidemia e, quindi, contrastarla o evitare falsi allarmismi. Allo stesso modo, lo studio dei network, si può applicare agli ambiti più vari.

 

L’obiettivo di questi seminari è, quindi, quello di illustrare alcune applicazioni concrete dei concetti matematici?

Esatto. Il nostro obiettivo è quello di fornire degli esempi che destino la curiosità dei giovani e che facciano loro capire che l’approccio scientifico può portare verso direzioni interessanti e concrete. C’è il rischio che la matematica venga insegnata in maniera prevalentemente tecnica e possa quindi risultare ostica. Superate però eventuali difficoltà iniziali, si può scoprire il mondo che vi si cela dietro. Per questo vogliamo avvicinare i giovani agli aspetti più pratici della matematica, che diventeranno sempre più importanti in futuro. Ci auguriamo quindi che possano essere presenti molti studenti delle scuole superiori, perché ci sembra importante gettare loro il seme della curiosità per questi ambiti. Sono loro la società del futuro!

 

Un’ultima domanda: è necessario iscriversi ai seminari?

Specialmente per i gruppi, l’ideale sarebbe inviare una mail a [email protected] per confermare la propria partecipazione. In questo modo potremo prevedere l’affluenza e scegliere la giusta collocazione dei seminari. Vi aspettiamo!