Gesellschaft | APPALTI

LA SCUOLA A GROUND ZERO

IL POLO SCOLASTICO DI SAN GIACOMO
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Foto: Di Valerio Riccardo

Il sindaco di Laives informato dell'articolo da me pubblicato su Salto ha risposto su facebucco, social che io non bazzico.

Allego qui la risposta.

Vediamo però di replicare puntualmente.

  • Prima di tutto non sono un giornalista ma un comune cittadino che alcune cose non le capisce affatto anzi si rifiuta di capirle. Mi piace fare la figura del principiante....in ogni caso sono arcistufo di perdere tempo inutilmente per ogni pratica che ha a che fare con l'amministrazione. Senza contare il fatto su come sono gestiti i soldi della collettività, leggi appalti a carceri e biblioteche a ditte fantasma su cui pendono ricorsi e dunque come è noto ulteriori ritardi a causa della giustizia che tale non è.
  • Se esiste un bando di concorso e la provincia o l'amministrazione in generale nomina un vincitore si presume che lo stesso abbia soddisfatto tutti i requisiti richiesti.

  • Non capisco ancora quali “ carte “ deve presentare avendole presumo già presentate quando ha partecipato al bando. Di solito quando manca un documento sei fregato e ti escludono da tutte le gare del mondo!

  • A maggior ragione ciò dovrebbe essere valido per un appalto da 19 milioni di euro. Controllo anche la parentela della ditta per vedere se dietro c'è qualche imbroglio. Fanno compilare anche al pirla la dichiarazione antimafia trasparente e non lo facciamo per la ditta che partecipa al famoso appalto? Non controlliamo lo storico? I lavori eseguiti? Eventuali lamentele? Ci sono i dati di adeguata verifica che, se scaduti, comportano il blocco delle funzioni dispositive dell'Area Riservata. Li hanno confermati tramite la Strong Authentication?

  • Che senso hanno i ricorsi se la procedura è stata corretta? Se c'è un ricorso allora la gara era truccata. Il partecipante mette in dubbio la capacità della commissione di giudicare? E' come lo studente che appoggiato dal genitore e dal preside contesta l'insegnante. E' probabile che alcuni insegnanti non sappiano fare il loro mestiere ma è altresì probabile che i tuttologi dei giorni nostri e dunque chi non è del mestiere non ne sappiano affatto più dell'insegnante. Il mondo alla rovescia dunque?

  • I container sono indispensabili per poter iniziare i lavori. Qui l'amministrazione a mio avviso è mancante perché avrebbe dovuto in qualche modo prevedere che ci sarebbero state difficoltà nel reperirli. Che senso ha aggiudicare l'appalto se i container sono scomparsi dalla piazza del mercato? L'appalto partirà alle calende greche!

  • La foto comparsa nell'articolo di fine marzo non è mia e non porta alcuna data; il commento è solo ironico riguardo al numero di persone presenti. Si spera che gli operai della ditta siano in numero congruo. Rilegga il sindaco; sono testimone oculare che durante la ristrutturazione dell'istituto tecnico di Bolzano spesso il numero di operai era pari a 3! Infatti l'assessore Bessone a cui devo ancora girare questi articoli ha inaugurato i laboratori a marzo 2022 un bel po' di anni dopo l'inizio della ristrutturazione! A quanto pare la fretta nel settore dell'edilizia scolastica non ce né affatto.....di cultura non si mangia diceva il Tremonti di berlusconiana memoria.

  • Riguardo alla storia del “ polo scolastico “ ricordo al sindaco di Laives che si parlava di quel argomento già nel 2016 e quindi bisogna tornare indietro di un altro anno. Allego qui il prezioso documento che lo vede in compagnia del sindaco di Bolzano. Il giornalista parla di scuola media, in realtà è la scuola elementare. Già allora esistevano i container....ammazza che incubo!

  • Sempre nell'articolo si elucubra che la scuola sarebbe stata consegnata dopo 5 anni cioè nel 2021. Chi scrive è probabilmente lo stesso della fake news che riguarda l'abbattimento della vecchia palestra, quello è un giornalista scritto all'albo e scrive tutte le balle che gli raccontano. Altro che controllo delle fonti!