Umwelt | Mobilità alternativa

E-Mobility, contributi in chiaroscuro

Elettromobilità, i dati dei contributi appaiono minuscoli, il caso delle gabole ecologiche chiamate “plug-in” e la non considerazione delle auto CNG. Se ne dibatterà?
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Conferenza stampa 31.3.2021 sui contributi per la mobilità privata elettrica
Foto: da Youtube/Provincia Autonoma di Bolzano

Dei contributi provinciali per l’elettromobilità ne avevo scritto ormai quattro anni fa esprimendo qualche perplessità ma nel frattempo ne è passata di acqua sotto i ponti.

Nella conferenza stampa del 31 marzo scorso mi attendevo domande per migliaia di auto invece… il grafico che è stato presentato con sole 290 domande per il 2020 è davvero un bilancio, a mio avviso, piuttosto magro nonostante un tam-tam mediatico continuo e incessante a favore della elettromobilità (in particolare per le auto di un certo tal "profeta" sudcaliforniano, che in realtà non fa altro che abilmente i propri interessi) e i cospicui incentivi statali cumulabili, tutto sempre a carico della fiscalità generale. Se si pongono a confronto i dati degli ultimi tre anni sembra un successone, ma basta lavorare sulle ordinate e ascisse del piano cartesiano per ottenere un risultato più “scenico”. Altre slide con confronti con realtà europee e non, lasciano altrettanto un po' perplessi.

Se ciò viene messo in relazione al numero complessivo delle immatricolazioni, come si può vedere dai dati Unrae degli ultimi tre anni, c’è da chiedersi se si può vedere il bicchiere mezzo pieno oppure praticamente vuoto se non scheggiato, anche considerando il fatto che una fetta delle immatricolazioni è fatta in provincia di Bolzano solo per approfittare di risparmi sulle tasse d'immatricolazione. Le percentuali, insomma, rimangono irrisorie.

Le percentuali di contributi sul totale delle auto vendute

Basta fare due conti fra immatricolazioni e contributi concessi (ma non si sa quanti e quali rispettivamente per elettriche pure e per plug-in e questo non l'ha chiesto nessuno in conferenza stampa... ah, le domande...), percentuale peraltro influenzata dal calo complessivo delle vendite nel 2020:

  • 2018: 0,03%
  • 2019: 0,06%
  • 2020: 0,34%

Sarebbe poi interessante sapere per quali modelli di auto sono stati chiesti i contributi negli ultimi anni. Vedremo se qualche consigliere/a provinciale prenderà spunto da queste righe per porre qualche domanda in merito.

Ibride plug-in, "amiche dell’ambiente" solo sulla carta

Un altro tema riguarda i contributi che vengono dati per le auto plug-in, ossia per le auto ibride ricaricabili. Da tempo oggetto di contestazioni, di recente la trasmissione plusminus (prima ancora BR24 e Monitor, in italiano l’approfondimento di DriveK) ha affrontato il tema e quindi mi limito a suggerirne la visione. Il concetto, in estrema sintesi, è che queste vetture siano delle "Mogelpackungen", ossia dei raggiri e pure legali.

Di certo sarebbe auspicabile che si apra un confronto sul senso che Provincia (e Stato) danno a queste vetture che sono davvero delle incredibili gabole ambientali.

La penalizzazione delle auto CNG/biometano

Voglio metterci un altro tema prettamente locale sulle auto a gas che stano simpatiche a taluni in Provincia quanto "un callo pestato". In particolare le auto CNG sono state penalizzate dal calcolo delle emissioni di CO2, poi “fregate” dalle plug-in dall’assurda normativa UE sulle emissioni CO2 del 2009 e non è stato previsto di conteggiare il biometano (in Italia siamo ormai al 20% del metano destinato all’autotrazione). Non è stato previsto neanche un minimo contributo per l’acquisto basando tutto sulle emissioni di CO2. Il tutto si arrotonda dal fatto che, a livello provinciale, da cinque anni è stata pure tolta l’esenzione triennale dal bollo per le auto convertite a gas (metano e gpl), perché? La contraddizione appare cristallizzata nella frase sulla pagina del sito Aci dedicata al bollo auto in provincia di Bolzano: "Sono esclusi i veicoli con installazione dell'impianto ad alimentazione ecologica successiva all'immatricolazione."

Una riconsiderazione degli incentivi appare necessaria

Se parliamo di serietà di scelte e di quello che dovrebbe essere un ragionamento ben più ampio di quello che prevedono norme che sono fin troppo avulse dalla realtà, il tema andrebbe riaffrontato e discusso in sede politica senza che gli “innamoramenti” pro elettrico facciano pendere il discorso sempre e solo in una sola direzione dimenticandosi della realtà e pure del concetto di "neutralità tecnologica".

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Gianguido Piani Mi., 21.04.2021 - 16:58

Caro Michele,
e' sempre interessante leggere i tuoi contributi.
Purtroppo la "gabola" alla quale fai riferimento e' mondiale e riguarda tutta la normativa su energia e ambiente, in particolare le emissioni climalteranti. Le societa' di PR pseudoambientalistico ci sguazzano, la politica ha opportunita' di profilarsi, ma presentando soluzioni povere di contenuti effettivi e incisivi. In tutto il mondo, non solo a Bolzano.
Parlano di diamanti, offrono carbone. Dal punto di vista del contenuto del componente chimico questo e' formalmente corretto, in termini qualitativi, ovviamente no.

Mi., 21.04.2021 - 16:58 Permalink
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Christian I Mo., 26.04.2021 - 14:05

Credo che oltre a degli incentivi più consistenti ci voglia anche un cambio di mentalità. Vedo sempre di più che a una bella fetta di giovani non interessa un silenzioso (e noioso) motore elettrico, ma un bel motore rumoroso "tuning" (e chi se ne frega se inquina e disturba...). E la politica rimane a guardare...

Mo., 26.04.2021 - 14:05 Permalink