Politik | Lo scontro

“Süd-Tiroler Freiheit fuorilegge”

Biancofiore attacca STF per l’idea di cancellare la festa della Repubblica in Alto Adige. “Intervengano Salvini, Moavero e Mattarella”. “Mi fa ridere” risponde Knoll.
Michale Biancofiore
Foto: Giuliano Guzzo

Un’interrogazione al ministro degli interni Salvini e al collega degli esteri Moavero Milanesi per chiedere “se intendano o meno porre fuorilegge” la Südtiroler Freiheit. Michaela Biancofiore attacca il partito di Sven Knoll e Miriam Atz Tammerle per la proposta di restituire il valore festivo del 19 marzo, giorno di San Giuseppe, abolendo al contempo in Alto Adige la festa della Repubblica del 2 giugno. Perché, spiega Knoll, proprio la Repubblica nasce da un referendum dal quale i sudtirolesi vennero esclusi. “In un Paese serio un partito del genere sarebbe dichiarato incostituzionale” affonda la deputata berlusconiana. “Mi fa ridere, la cosa si commenta da sola, abbiamo solo parlato di una festività” risponde Knoll.

“STF, una reazione isterica”

“Una testa calda pericolosa” è l’epiteto nei confronti di Knoll che Biancofiore affida alla Tageszeitung, il media altoatesino che ha riportato la vicenda. “L’attacco alla festa della Repubblica - afferma la deputata, coordinatrice di Forza Italia in regione - è la reazione isterica e scomposta allo scontato no al doppio passaporto, da parte della Farnesina e del ministro Moavero. È pronta la mia interrogazione a lui e al ministro Salvini”. Scopo dell’istanza, “sapere se intendano o meno porre fuori legge il sopra citato partito al quale mi viene solo da rispondere - continua Biancofiore - che l’Alto Adige-Südtirol è una realtà con la più ampia autonomia garantita e tutelata dallo Stato italiano e che se Sven Knoll e company si vogliono accomodare in Austria o Germania nessuno li fermerà”.

Mi auguro che intervenga anche il presidente Mattarella, garante dell’Unità dello Stato che un manipolo di scalmanati circoscritti dal proprio stesso gruppo linguistico di appartenenza vuole minare

La parlamentare coinvolge il Capo dello Stato, impegnato in questi giorni a ben altri livelli, vedi l’accoglienza al presidente cinese Xi Jinping per il memorandum sulla Via della seta: “Mi auguro che intervenga anche il presidente Mattarella, in quanto garante dell’Unità dello Stato, che un manipolo di scalmanati circoscritti dal proprio stesso gruppo linguistico di appartenenza vuole minare”. Segue un via libera al ripristino in tutta Italia della festa del santo, condito da ulteriori accuse a STF da parte della deputata che con Forza Italia è alleata a livello locale allSvp per le europee di maggio e sta scegliendo il candidato regionale da inserire nella lista di Fi.

La risposta di Knoll

Knoll, divenuto bersaglio dei forzisti, risponde in realtà per la collega Atz Tammerle, autrice della proposta. Il 19 marzo la consigliera provinciale ha rinnovato l’istanza di STF di riconoscere di nuovo la festività di San Giuseppe, patrono dei lavoratori e dei padri, tolta nel 1977, e nello stesso tempo abolire il 2 giugno in Sudtirolo perché sarebbe assente il riferimento al nostro territorio”.  

Le accuse mi paiono ridicole, anche la richiesta di essere messi fuorilegge. Riguardo alla festa della Repubblica, come possono i sudtirolesi festeggiare qualcosa dal quale vennero esclusi, visto che non poterono votare al referendum del 1946? 

Le accuse mi paiono ridicole - replica il consigliere -, evidentemente Biancofiore non conosce la Storia. Al referendum del 1946 su monarchia o repubblica ai sudtirolesi, così come ai trentini a ai triestini, che vivevano in territori contesi al termine della seconda guerra mondiale, venne impedito di partecipare. Come si può festeggiare qualcosa per la quale la popolazione locale non è stata coinvolta?”. Riguardo alla richiesta di mettere il partito, Knoll cerca di ridimensionare la vicenda: “Abbiamo solo chiesto di reintrodurre una festività, in altre regioni italiane - conclude - ci sono ricorrenze locali, come Sant’Ambrogio a Milano”.