Chronik | Crimine in provincia

"Una rete contro il femminicidio"

Il commissario del governo Cusumano sull'omicidio di Bressanone. La vittima è Monika Gruber. Fermato il marito Robert Kerer. Dopo la rapina a Bolzano più controlli.
Cusumano
Foto: Comune Laives

L’episodio pone il tema del femminicidio, sul quale saranno avviate ulteriori iniziative rispetto alle attività di prevenzione già in atto”. Vito Cusumano, commissario del governo della provincia di Bolzano, interviene in merito ai “fatti delittuosi” accaduti negli ultimi giorni in Alto Adige: la rapina in casa ai danni dell’ex generale Carlo Bosin e della moglie, a Bolzano, e soprattutto  l’omicidio – secondo gli indizi in mano ai carabinieri – avvenuto a Bressanone di una donna di 57 anni, Monika Gruber, per il quale è stato fermato il marito Robert Kerer, 58 anni.  

La scoperta è stata effettuata giovedì sera. I carabinieri di Bressanone hanno accertato in Via Alto Angelo Custode, dove abitava, la morte della donna. Dalla prima visione dell’appartamento ai militari si sono presentati indizi tali da far pensare subito all’omicidio. Il marito della vittima è stato quindi fermato. L’udienza di convalida si è tenuta già ieri nel carcere di Bolzano. Il giudice per le indagini preliminari ha confermato il fermo e disposto la misura della custodia cautelare in carcere per tutte le tre esigenze cautelari (inquinamento delle prove, pericolo di fuga, reiterazione di gravi reati). Le indagini dirette dalla Procura della Repubblica e affidate ai carabinieri di Bressanone "proseguiranno a ritmo serrato" secondo quanto precisano i magistrati. Il movente è in fase di ricostruzione. Lunedì verrà svolta l’autopsia sul corpo della vittima.

Cusumano promette il massimo impegno delle forze dell’ordine, delle autorità e delle istituzioni per la prevenzione e la repressione dei reati in provincia di Bolzano. In merito alla rapina e dei reati predatori parla “dell’intensificazione delle attività di controllo del territorio, anche con servizi straordinari, nelle aree critiche di Bolzano e nei confronti dei soggetti ritenuti a rischio”.

Contro il femminicidio annuncia “le sinergie più opportune con altre istituzioni per una rete di intervento su tale grave fenomenologia, che presenta elementi di difficoltà operativa poiché le vicende si radicano all’interno delle famiglie o nelle relazioni interpersonali”.