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“Subito il Green pass europeo”

La denuncia della Camera di Commercio di Bolzano: i controlli alle frontiere e le confuse regole d’ingresso continuano a gravare sul traffico transfrontaliero.
Stazione, treni
Foto: Unsplash

Accelerare sullo sviluppo del Green pass comunitario. È quanto chiede a gran voce la Camera di commercio di Bolzano ricordando che la libertà di circolazione è un bene prezioso che nell’Unione europea è stato dato a lungo per scontato, finché la pandemia da coronavirus non ha sconvolto la situazione. A partire dalla primavera 2020 quasi tutti gli Stati dell’UE hanno introdotto delle limitazioni agli spostamenti, a discapito delle persone che viaggiano per svolgere la propria attività lavorativa e per altri motivi.

Troppa confusione nelle regole crea incertezza, sottolinea la Camera di Commercio secondo cui gli aspetti normativi relativi alle limitazioni citate sono spesso poco trasparenti e mutano costantemente. Ad esempio, fino a poche settimane fa era ancora necessaria una quarantena di 14 giorni per le persone che entravano in Italia dall’Austria, mentre oggi per gran parte dell’Austria serve solo una quarantena di 5 giorni, con l’eccezione del Tirolo. Per gli ingressi provenienti da questo territorio vale tuttora la quarantena di 14 giorni per i rientri in Italia. Tuttavia, chi viaggia per lavoro è esente dall’obbligo di quarantena se soddisfa determinate condizioni.

I viaggi di lavoro attualmente sono molto gravosi a causa delle diverse regole di ingresso nei singoli Paesi. In Germania addirittura ogni Bundesland ha preso decisioni diverse per quanto riguarda l’ingresso da territori a rischio Covid. Chi viaggia per lavoro all’interno dell’UE è di fatto esente dall’obbligo di quarantena, però una condizione essenziale per poter viaggiare è disporre di un test Covid negativo. Eppure, le regole non sono uniformi riguardo al tipo di test che viene richiesto, se un test PCR oppure un test rapido dell’antigene, e quanto in precedenza deve essere effettuato. Le imprese devono farsi carico dei costi per i test. Inoltre, alcuni Paesi non accettano un test dal risultato in lingua italiana. Molti Stati richiedono, in aggiunta, che prima della partenza venga compilato un modulo d’ingresso digitale.

Chiave di volta - sostiene quindi la Camera di Commercio - è il Green pass, perché crea disposizioni chiare e uniformi per tutta l’UE e facilita gli spostamenti per le persone che sono vaccinate, guarite o hanno effettuato un test. Va da sé che per molti settori dell’economia altoatesina la normalizzazione delle disposizioni sugli spostamenti è una premessa essenziale per svolgere la propria attività.
“Con l’introduzione del Green pass ci aspettiamo un’armonizzazione delle disposizioni sugli spostamenti imposte a causa del coronavirus e una forte facilitazione dei viaggi. L’obiettivo prioritario deve essere quello di ripristinare quanto prima la totale libertà di circolazione nell’area Schengen - afferma il presidente della Camera di commercio di Bolzano Michl Ebner -. L’economia in Alto Adige e nell’UE può riprendersi solo con una circolazione di persone, merci e servizi ben funzionante”. E infine: “La politica a livello locale, nazionale ed europeo deve impegnarsi per attuare il Green pass il prima possibile”.

 

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Gianguido Piani Mi., 21.04.2021 - 11:15

La nuova norma europea sul "Green Pass" prevede un QR code da presentare o su smartphone o con una stampa su carta, tipo pdf. Il documento deve essere bilingue, in lingua nazionale e in inglese. Per la verifica e' necessario un lettore collegato a Internet per la richiesta da remoto nella base dati dell'autorita' che ha emesso il certificato.
Il meglio che la Provincia puo' fare al momento e' sviluppare una soluzione compatibile con quella nazionale ed europea ed evitare ridondanze. Se si decide di anticipare sul Green Pass con una soluzione propria, questa deve in ogni caso restare in seguito compatibile con quella generalizzata europea su tutta la filiera, dal lettore all'accesso alle banche dati.

Mi., 21.04.2021 - 11:15 Permalink