Gesellschaft | Il caso

“Un titolo becero”

Polemica sul quotidiano “Libero” che oggi titola in prima pagina: “Calano fatturato e Pil ma aumentano i gay”. Centaurus: “Intervenga l’Ordine dei giornalisti”.
Libero
Foto: libero

Dopo la bufera scoppiata la scorsa settimana a Bolzano in seguito all’infelice uscita, come da più parti giudicata, del consigliere comunale leghista Kurt Pancheri che aveva offeso gli omosessuali chiamandoli “finocchi”, ora un nuovo caso, stavolta a livello nazionale, ha fatto insorgere la comunità LGBT.

Pietra dello scandalo la prima pagina di oggi del quotidiano Libero. Il giornale, diretto da Vittorio Feltri, titola: “Calano fatturato e pil ma aumentano i gay”. “C’è poco da stare allegri”, l’occhiello. “Tre imprenditori su quattro fuggono dalla ricevuta elettronica e l’economia soffre. Gli unici a non sentire crisi sono gli omosessuali: crescono in continuazione”, il sommario. 

Immediata è stata la reazione di Andreas Unterkircher, presidente di Centaurus, che ha chiesto l’intervento dell’Ordine dei giornalisti: “Il titolo del giornale Libero è becero e non meriterebbe nemmeno una riga di commento se non fosse così dannatamente pericoloso. Insinuando nemmeno tanto tra le righe dei privilegi di ordine economico di una minoranza si istiga l'opinione pubblica all'odio verso di essa. Lo stesso meccanismo che è stato usato più volte nella storia, ad esempio paventando il mito del 'ricco ebreo'. Mi auguro che l'Ordine dei giornalisti prenda seri provvedimenti”.

Il titolo del giornale Libero è becero e non meriterebbe nemmeno una riga di commento se non fosse così dannatamente pericoloso (Andreas Unterkircher)

A fargli eco, dal Trentino, è il presidente di Arcigay Lorenzo De Preto: “Sono ‘aumentati i gay’? È cresciuto il numero di chi dalla scuola al lavoro, dal contesto familiare a quello pubblico, riesce a trovare un ambiente accogliente e inclusivo in cui ‘uscire allo scoperto’? Allora, non solo accogliamo con gioia il fatto, ma rivendichiamo come importanti azioni di visibilità (vedasi il pride dello scorso anno) o l'azione capillare e quotidiana dei nostri comitati e dei tanti volontari Arcigay, siano parte attiva nel favorire questo fenomeno”.

All’attacco del quotidiano va anche il vicepremier Luigi Di Maio che su Facebook scrive: “Abbiamo fatto bene o no a tagliare i fondi a giornali del genere? Scriveranno queste idiozie senza più un euro di fondi pubblici. Vito Crimi ha avviato la procedura che azzererà i finanziamenti pubblici entro i prossimi tre anni”.

E il sottosegretario con delega all’Editoria in una nota così commenta il titolo di Libero: “Provo disgusto”. E ancora: “Un giornale che riceve soldi pubblici che prima pubblica titoli razzisti contro, poi oggi anche omofobi. Avvierò immediatamente - conferma Crimi - una procedura interna per vagliare la possibilità di bloccare l'erogazione dei fondi residui spettanti a un giornale che offende la dignità di tutti gli italiani e ferisce la democrazia”. “Mi aspetto che il giornalismo che tanto vede in noi il nemico faccia sentire la sua voce. Probabilmente, chi distrugge la credibilità della stampa sono proprio alcuni giornalisti’”, conclude Crimi.

 
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Massimo Mollica Mi., 23.01.2019 - 13:27

I problemi sono sostanzialmente due:
a) Cos'è il giornalismo? E quali sono i tratti che caratterizzano un giornalista? In Italia purtroppo assistiamo a uno strano caso di giornalismo, ovvero l'opinionista! Ci sono pochi cronisti e giornalisti che fanno inchieste mentre la gran parte fa l’opinionista. Molte dei quali passano il tempo in televisione a sparare le loro opinioni del cavolo!
b) In Italia manca la cultura del rispetto! Soprattutto tra gli opinionisti! Già hanno una visibilità che non se ne capisce il motivo, inoltre offendono restando impuniti!

Mi., 23.01.2019 - 13:27 Permalink